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C'è grande apprensione in casa Inter per la situazione Covid. Dopo la positività di 4 giocatori, nei test di ieri è stato trovato positivo un membro dello staff e il tecnico Conte spera di non avere sorprese dai prossimi tamponi. Se non ci fossero altri casi positivi, l'Inter potrebbe riprendere gli allenamenti lunedì. Intanto aumenta il pressing delle Nazionali che vogliono avere i nerazzurri a disposizione.
"Nessuna si è arresa all’idea di rinunciare ai nazionali convocati, nonostante il rotondo comunicato dell’Ats obblighi tutti i nerazzurri a stare a Milano fino al 31 marzo. Tante nazionali, Italia compresa, hanno aumentato il pressing anche perché di mezzo ci sono qualificazioni mondiali e tanti talenti reclamati in giro per l’Europa. I prossimi due giorni saranno decisivi per capire se l’autorità sanitaria locale potrà modificare la sua posizione sui nazionali e aprire le porte di uscita. Spettatori interessati, diversi c.t. bramosi di avere in battaglia i propri soldati e pure Antonio Conte, costretto a interrompere sul più bello il volo dell’Inter. Vista la delicata fase, non disdegnerebbe certo due settimane di allenamento al completo. Anche per questo, l’Inter prova a suo modo a resistere: oltre al contagio in atto, Conte teme pure di ritrovare dopo la sosta altri positivi, come già successo in passato", spiega La Gazzetta dello Sport.
"In una Pinetina blindata e sanificata, si attende con apprensione l’esito dei test effettuati ieri e previsto per oggi. E poi quello sui nuovi tamponi di domenica attesi per lunedì. Di certo, l’incubazione delle varianti è più veloce e ogni giorno passato senza nuovi contagi tra i giocatori aggiunge ottimismo su una rapida risoluzione della crisi. Ma è proprio qui che si apre il fronte con le nazionali. Cercano di allargare le maglie, nonostante i nerazzurri siano sottoposti a un rigido isolamento domiciliare che per 14 giorni ammette solo il tragitto casa-Appiano", aggiunge il quotidiano.
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