Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Claudio Ranieri ha parlato di Inter-Liverpool. Secondo il tecnico i nerazzurri non partono battuti: "Le possibilità di qualificazione sono al cinquanta per cento. I nerazzurri hanno esperienza, giocano a due tocchi e possono uscire dal pressing aggressivo che gli inglesi sanno portare. Il segreto, secondo me, è far girare velocemente la palla per trovare spazi, innescando poi attaccanti formidabili come Dzeko, Lautaro o Sanchez".
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Ranieri: “L’Inter può fare male al Liverpool. Brozovic e Perisic la chiave. Inzaghi…”
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il tecnico ha parlato di Inter-Liverpool
Peccato che mancherà Barella in entrambe le sfide.
«Inutile nasconderlo, è un’assenza che pesa. Le qualità di Vidal, però, non si discutono. Sarà importante non perdere palla a metà campo con la squadra sbilanciata, perché gente come Salah, Mané e Diogo Jota non perdona».
Ci dice due giocatori che potrebbero essere decisivi nella manovra dell’Inter?
«Ce ne sono diversi. Dico Perisic, perché sta facendo una stagione straordinaria e potrebbe essere l’uomo giusto per attaccare alle spalle come Alexander-Arnold, che spinge come un’ala, proprio come fa dall’altra parte Robertson. Poi aggiungo Brozovic, che riesce sempre a dare il ritmo giusto alla manovra».
C’è da temere l’effetto Anfield al ritorno?
«Giocare lì è sempre uno spettacolo, ma non ci sarà più la regola del gol in trasferta che vale doppio, quindi tutto può essere molto più aperto».
È rimasto sorpreso dal lavoro di Inzaghi all’Inter?
«Niente affatto. Già alla Lazio aveva fatto benissimo e stavolta sta svolgendo il suo compito in modo meraviglioso. Conte aveva fatto un lavoro psicologico sulla squadra eccellente, Simone ha liberato ancora di più la fantasia»
Lei conosce bene anche Klopp.
«Certo. Alcuni anni fa sono stato anche suo ospite per vedere gli allenamenti. È una persona disponibile, simpaticissima, molto bravo nel comunicare. Mi piace davvero tanto».
Teme che la caccia scudetto possa togliere qualcosa ai nerazzurri?
«Non credo proprio. Quando si giocano partite come quelle di Champions non ci si distrae mai. Anzi, si moltiplicano le energie».
(Gazzetta dello Sport)
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