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Ranieri: “L’Inter ha bruciato le tappe ma la Juve resta un modello. Domani…”

L'intervista che l'allenatore italiano ha concesso a La Stampa

Gianni Pampinella

Intervistato da La Stampa, Claudio Ranieri ha parlato di Juve-Inter, una partita che l'allenatore italiano non considera determinante per il titolo.

Ranieri, ha notato? La lotta scudetto è un album di ricordi...

«Ne sono orgoglioso, però non è per questo che la classifica di oggi mi fa contento: lo sono, piuttosto, perché il campionato è molto competitivo, le altre hanno colmato pian piano il gap rispetto alla Juventus. I bianconeri non sono più soli, benché restino un riferimento per la forza mentale, per l’organizzazione societaria che si trasferisce sulla squadra, per la voglia di migliorare sempre, per la fame continua e l’incapacità di accontentarsi».

Domani i bianconeri sfidano l’Inter capolista.

«Mi aspetto una partita molto tattica, magari decisa da un episodio, comunque non determinante per il titolo. Sarà uno scontro bellissimo, con l’Inter che vorrà far vedere di aver bruciato le tappe, di aver imparato a soffrire e ottenere risultati importanti, e con la Juve che invece vorrà confermare d’essere tornata famelica dopo un avvio complicato. Il settimo scudetto, per i bianconeri, sarebbe storico».

La Juventus rischia di risentire delle fatiche di Atene, l’Inter ha potuto concentrarsi sul big match...

«Tra viaggi e partite, se fai le coppe, non ti alleni mai: devi preoccuparti solo di recuperare e di tenere la squadra viva. I problemi, però, li ha soprattutto chi s’affaccia per la prima volta in Europa e non è abituato a ricaricare le energie mentali, che incidono più di quelle fisiche. Non partecipare alle coppe aiuta, favorisce la programmazione, ma vantaggi e svantaggi potranno eventualmente notarsi a marzo, non adesso».

Quale sarà, secondo lei, la sfida simbolo: Higuain-Icardi o Dybala-Icardi?

«Sarà una sfida tra grandi squadre. Poi, certo, un singolo potrà fare la differenza».

Dybala è inseguito dalle critiche.

«Stiamo esagerando, riusciamo a criticare i maghi... Dybala lo è e lasciamogli fare le magie, magari non sempre riescono però le tenta ogni volta. Anche contro il Napoli ha fatto una bella partita, curando benissimo la fase difensiva».

Chi considera favorita per lo scudetto?

«Difficile rispondere, ma favorita è sempre la squadra abituata a stare lassù, a pensare in grande, a lottare per vincere, perciò favorita è sempre la Juventus. La Juve insegna molto, Allegri insegna molto: è la squadra italiana per antonomasia».

Dicono non faccia spettacolo...

«Stupidaggini, la Juve fa spettacolo. Come la Roma, la Sampdoria, l’Atalanta... Non c’è una verità, perché spettacolo non è soltanto vedere chi gioca fluidamente, ma anche vedere chi con abilità riesce a far giocare male l’avversaria».

L’Italia è fuori dai Mondiali...

«Da noi non c’è la centralità della Nazionale, non possiamo ricordarcene solo quando gioca. Ora è importante far giocare i giovani come fanno in Spagna, Germania e Inghilterra. Mi auguro che l’eliminazione diventi occasione per riflettere, ripartire con entusiamo, riportare in alto il nostro prodotto: di giovani bravi ce ne sono e aspettano solo un’opportunità, intanto magari rinasceranno i Mancini, i Baggio, i Del Piero e i Totti»

(La Stampa)

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