I lunedì di Walter Mazzarri sono un tormento, come racconta La Repubblica di oggi: «Dopo un pareggio a San Siro, poi, non parliamone. Si barrica in casa, si arrovella, si macera: «Non so perdere, lo ammetto. Sto male. Non mi abituerò mai alla sconfitta. Precipito nella frustrazione, vedo nero. In qualche modo riemergo il martedì e mi rimetto al lavoro. Perché per me l’1-1 col Cagliari è stata una sconfitta, mica un pareggio. Avevo detto prima della partita che avevamo 42 punti a disposizione e dovevamo provare a prenderli tutti. Invece ne abbiamo persi altri due, e ora ne rimangono 39. Che brutto». Ma questo è un lunedì particolare, l’hanno estratto quasi a forza da casa perché ormai l’appuntamento era preso e non si poteva rinviare, sarebbe stato scortese. Palazzo Oropa a Biella, sede del Comune. Il sindaco, gli assessori, i consiglieri comunali, e tifosi e curiosi che gremiscono la sala per sentir parlare Walter Mazzarri della sua vita, del suo essere allenatore, del suo libro «Il meglio deve ancora venire» scritto con Alessandro Alciato. Walter si rilassa un po’: «Speriamo che sto meglio cominci presto...».
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Repubblica: «Che tormento i lunedì di Mazzarri. Si barrica in casa…»
I lunedì di Walter Mazzarri sono un tormento, come racconta La Repubblica di oggi: «Dopo un pareggio a San Siro, poi, non parliamone. Si barrica in casa, si arrovella, si macera: «Non so perdere, lo ammetto. Sto male. Non mi abituerò mai...
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