Repubblica rispolvera una serie di dati che aveva già evidenziato nel 2014, dati relativi all'affluenza del pubblico allo stadio Giuseppe Meazza di Milano, dati che non collimano con quelli reali. Il quotidiano si chiede: «Perché Milan e Inter comunicano alla Lega di serie A dati sugli spettatori a San Siro gonfiati rispetto a quelli reali, trasmessi per obbligo a fine partita alla Questura? La spiegazione potrebbe essere il timore della fuga degli sponsor. Di sicuro il giallo degli spettatori fantasma a San Siro, smascherato nel 2014 da Repubblica, si ripropone per la terza stagione consecutiva. In linea con i due precedenti censimenti, i dati archiviati dalla Lega sono diversi dalle presenze reali, registrate dai tornelli elettronici e diffuse dalla Questura di Milano. Secondo la Lega, nelle 19 partite del girone d’andata il pubblico complessivo al Meazza è stato di 801.422 persone. Quello effettivo è assai inferiore: 662.425, cioè 138.997 in meno. È un vero esercito di tifosi che non vanno allo stadio pur avendo pagato in anticipo il biglietto: regalano a Milan e Inter una cifra ragguardevole, che si ottiene moltiplicando la media di ogni abbonamento (poco più di 23 euro) per il numero degli assenti a partita e poi per le 19 partite casalinghe di ciascuna squadra. Per il Milan si tratta di 3 milioni e 306 mila euro potenziali: nel girone d’andata, su 19.504 abbonati, ha avuto quasi la metà (7.514) di “disertori”. Per quello di Thohir, che non comunica il dato sugli abbonamenti (26 mila il numero ufficioso), il dono da parte dei “tiepidi” potrebbe risultare invece a fine campionato di circa 3 milioni di euro: nelle 10 partite casalinghe fino al giro di boa la media è stata infatti di 7.136 assenti».
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Repubblica e l’inchiesta sul Meazza: «Giallo spettatori, Inter e MIlan gonfiano i dati»
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