L'edizione odierna di Repubblica si sofferma sul clima moscio al raduno dell'Inter: «Si presenzia per modo di dire, per giunta: tutti fuori dalla Pinetina perché dentro non si può entrare, non c’è un allenamento da seguire dalle tribune perché è giorno di test, non ci sono dirigenti che dichiarino aperta la stagione, non ci sono giocatori da presentare perché i vari Belfodil, Icardi, Andreolli e Campagnaro parleranno a Pinzolo, e a dire il vero non è che l’attesa per le loro parole mozzi il respiro. I venti eroici resistenti sfidano l’afa per vedersi sfrecciare le automobili dei giocatori davanti al naso e la giornata in fondo è tutta lì, altamente simbolica: il popolo interista è piegato dalle delusioni e si predispone stancamente ad attendere qualcuno che non c’è, un signor Godot che potrebbe avere le sembianze di un nuovo giocatore, o di un nuovo proprietario, di qualcuno che restituisca entusiasmo purchessia. Per ora la novità è Mazzarri, uomo e professionista serissimo, che cercherà di ricostruire un ambiente a pezzi, anche se la squadra per ora non si è rafforzata granché e al momento per colmare il gap da Juve, Napoli e Milan il tecnico avrà bisogno della bacchetta magica (si sussurra che ce l’abbia davvero, tra l’altro): nel frattempo ha tagliatoSilvestre e Schelotto, invitandoli a non partecipare al ritiro di Pinzolo che inizia domani. Inoltre pare che il tecnico abbia subito rivolto alla truppa un discorso molto duro e appassionato nei toni, richiamando tutti a un impegno serio e al significato di una maglia gloriosa come quella interista, perché ha colto anche lui la depressione cosmica dell’ambiente».
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Repubblica: «Inter, ambiente in depressione cosmica. Mazzarri…»
L’edizione odierna di Repubblica si sofferma sul clima moscio al raduno dell’Inter: «Si presenzia per modo di dire, per giunta: tutti fuori dalla Pinetina perché dentro non si può entrare, non c’è un allenamento da seguire dalle...
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