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Repubblica – Inzaghi vuole Cerci già  a Dubai. Ausilio in GB per definire Podolski e…

Il giallo di fine anno è un braccio di ferro infernale tra Milan e Inter per Alessio Cerci. I nerazzurri hanno l’accordo con il giocatore, i rossoneri con l’Atletico Madrid. Già, perché alla vigilia di Natale Galliani e il suo amico Miguel...

Francesco Parrone

Il giallo di fine anno è un braccio di ferro infernale tra Milan e Inter per Alessio Cerci. I nerazzurri hanno l’accordo con il giocatore, i rossoneri con l’Atletico Madrid. Già, perché alla vigilia di Natale Galliani e il suo amico Miguel Angel Gil, Ceo del club spagnolo, hanno definito lo scambio di prestiti (per 18 mesi) tra l’ala e Fernando Torres. Subito trovata l’intesa Atletico-Torres, con affascinante debuttoprevisto il 7 gennaio in Copa del Rey contro il Real, manca invece quella tra il Milan e Cerci. Il nodo è qui, mica facile da sciogliere. Perché l’ex Toro si è promesso a Mancini, che lo vede a destra in un 4-2-3-1 con Podolski a sinistra (è fatta, manca solo l’ufficialità), Kovacic trequartista e Palacio o Icardi centravanti. Il tecnico dell’Inter ha da anni rapporti intensi con il manager Berti, freddo invece con il Milan per aver sedotto e abbandonato il suo pupillo la scorsa estate. Ma è la posizione dell’Atletico che rassicura Galliani — furibondo per l’inserimento dei diabolici cuginetti — in questo derby di mercato: «Cerci o va al Milan o resta qui», tuonano da Madrid.

E fissano anche i termini temporali: «Il giocatore deve decidere entro due-tre giorni». Perché altrimenti verrà ceduto (al Malaga) l’altro attaccante Raùl Jimenez e a quel punto l’ex granata sarà costretto a restare all’Atletico, dove fa panchina fissa. Di più: il club spagnolo minaccia di denunciare alla Fifa l’Inter perché ha trattato con un calciatore sotto contratto senza permesso della società proprietaria. I nerazzurri cercano di ammorbidire l’Atletico con questa offerta: prestito ora, riscatto obbligatorio a giugno da 12 milioni pagabili in tre-quattro rate. Gil e Simeone non sembrano interessati perché vogliono Torres, ormai promesso ai tifosi in fibrillazione per il Niño che torna a casa dopo sette anni (lo aspettano il 29): se salta Cerci-Milan, salta pure Torres-Atletico. Galliani è convinto che non succederà e intanto Inzaghi ieri ha chiamato lo stesso Cerci per spiegargli il progetto: sarà titolare a destra nel 4-3-3 con Menez centravanti e Bonaventura a sinistra. Il Milan contava perfino di averlo a Dubai (il 30 amichevole di lusso con il Real) tanto che gli aveva preparato il biglietto, ma l’ala non partirà oggi con i rossoneri: entro 48 ore però il suo sì potrebbe arrivare. A quel punto Mancini andrebbe su Salah del Chelsea, mentre è Diamanti la (vaga) alternativa studiata dal Milan. Questione stipendi: i rossoneri continueranno a pagare l’ingaggio di Torres (4 milioni netti a stagione), l’Atletico quello di Cerci (2,5). Clausola particolare: a giugno, l’attaccante di Valmontone non resterà al Milan in prestito solo se agli spagnoli arriverà un’offerta economica importante (lo hanno pagato 15 milioni più bonus al Toro in estate).

Mancini invece spera che Cerci rifiuti il trasferimento in rossonero e nel frattempo si prepara ad accogliere Podolski e Lassana Diarra: ieri il ds Ausilio Londra per definire con l’Arsenal il prestito dell’attaccante tedesco, si lavora ai contratti. E il centrocampista francese, svincolato dal Lokomotiv Mosca, ha già sostenuto le visite mediche: l’Inter vuole capire in che condizioni sia, visto che è inattivo da sei mesi. Si muove anche la Juve: Allegri ha bisogno di un terzino e vorrebbe Montoya che nel Barcellona gioca poco. È sfida tra i bianconeri e la Roma per il portiere Neto, in scadenza di contratto e orientato a non rinnovare con la Fiorentina. I giallorossi prendono Perotti dal Genoa, ma al giocatore piacerebbe restare in rossoblù fino a giugno. Scambio possibile Antonelli-Armero con il Milan. Pinilla va all’Atalanta, Borriello tornerà da Gasperini. Il Psg su Biglia: offerti 15 milioni alla Lazio, che ne chiede 30; si può chiudere a 25. Insomma il mercato apre ufficialmente il 5 gennaio, ma i fuochi d’artificio sono già iniziati.