Repubblica – La Juve è tornata a essere sé stessa, l’Inter non ha sfigurato. Era da un pezzo…

Il giorno dopo Inter-Juve, Repubblica analizza il match vinto dai bianconeri 2-1. Questa l'analisi del quotidiano: "Sarà di Sarri o di chi volete, ma quello che conta è che la Juventus sia tornata a essere di sé stessa, recuperando quella smaccata superiorità che negli ultimi tempi aveva lasciato appassire forse per noia, forse per stanchezza, forse per abitudine. Eppure l’Inter non ha sfigurato, eppure l’Inter s’è aggrappata alle sue possibilità con tenace disperazione, eppure il contropiede imperniato sulle movenze di Martinez (ma meno sulle fasce, dove è sempre stata in condizione di inferiorità) ha spesso funzionato molto bene. Eppure, non c’è stata Inter a sufficienza per questa Juve, perché i clamorosi passaggi a vuoto del vecchio Godin (il peggiore assieme a De Ligt) hanno frammentato la difesa e le corse cieche di Lukaku hanno appesantito la manovra, togliendole uno sbocco e perlomeno uno sviluppo. Era un bel pezzo che in Italia non ci si giocava il primo posto con questa sfacciataggine e a questi ritmi, con una strategia in testa ma senza esagerata reverenza verso la tattica, quella specie di invisibile inchino che normalmente si concede alla paura di perdere, e che negli anni passati aveva messo la sordina alle sfide tra Juve e Napoli. Qui è stato diverso, probabilmente perché alla base c’era una esigenza di coraggio sia per Conte sia per Sarri, cui interessava il risultato ma soprattutto una dimostrazione, e tutto sommato l’hanno data e avuta: ora sappiamo che gli sfidanti sono in carreggiata, ma che i campioni, ora che hanno operato il sorpasso, sono pronti per un’accelerata".

(Repubblica)