Di simpatiche scampagnate a Reykjavik, almeno stando all’ultimo precedente nello stadio Laugardalsvöllur, magari è meglio non parlare: quando l’Italia di Lippi ci ha giocato in amichevole, il 18 agosto 2004, finì 2-0 per l’Islanda, ed erano gli azzurri che di lì a due anni avrebbero vinto un Mondiale. Ma erano altri tempi, c’erano diversi equilibri di forze e in definitiva le analogie con Stjarnan-Inter di stanotte (ore 23, diretta Mediaset Premium) sembrano limitarsi allo stadio che ospita la gara, o al sole che non tramonta mai, come di questi tempi accade nella lontana terra dei vulcani e dei geyser. Per il resto, non si può dire che l’avversario cui l’Inter chiede il lasciapassare per l’Europa League sia di quelli che facciano tremare.
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Repubblica – Stjarnan, nel ranking è 422esimo su 454. Mazzarri non si fida e…
Di simpatiche scampagnate a Reykjavik, almeno stando all’ultimo precedente nello stadio Laugardalsvöllur, magari è meglio non parlare: quando l’Italia di Lippi ci ha giocato in amichevole, il 18 agosto 2004, finì 2-0 per l’Islanda, ed...
Lo Stjarnan esordisce nelle coppe: finora ha solo disputato i tre turni preliminari in questa edizione, eliminando i gallesi del Bangor, gli scozzesi del Motherwell e i polacchi del Lech Poznan, e il suo posto nel ranking Uefa è il numero 422 (su 454 club totali). Eppure si sa che Walter Mazzarri è uomo prudentissimo negli approcci: «Abbiamo tutto da perdere», avverte, anche se di fronte ci sono questi cenerentoli islandesi, debitamente muniti dei Johannsson e dei Gunnarsson di prammatica e del consueto entusiasmo dei neofiti («Siamo su una nuvola, per noi è un sogno sfidare l’Inter, daremo tutto»). Così Walterone manderà in campo una squadra non esattamente offensiva (difesona a 3, cinque centrocampisti più Hernanes in appoggio a Icardi, oppure 3-5-2 con Osvaldo-Icardi), anche perché Palacio ha ancora problemi a una caviglia e non ha del tutto rimosso il ricordo del gol fallito a tu per tu con Neuer al 96’ della finale mondiale, non uno di quegli errori che si spazzano via facilmente dal subconscio.
Non ci sono neppure Medel e Nagatomo, mentre Thohir manda il suo incoraggiamento: «Ho fiducia nella squadra, in bocca al lupo». Mazzarri, serissimo, annuncia: «Lo Stjarnan è insidioso, ha giocatori di qualità e finora ha passato tre turni di qualificazione, è imbattuto da sei partite. Noi abbiamo tutto da perdere. Faremo la partita, certo, siamo l’Inter, è nel nostro dna, ma attenzione. Il freddo? Bene, col freddo si corre di più». Si tratta in fondo di 10 gradi di temperatura: non l’Antartide, ecco. Ma ingigantire le difficoltà serve a non perdere la concentrazione, nel vangelo secondo Walter.
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