Si apre con un quesito glottologico il commento di Repubblica alla sconfitta nerazzurra di ieri: «Chissà come si dice, in indonesiano, déjà vu. Chissà quindi che nome dà, mister Thohir, a quella raggelante e per niente nuova sensazione che lo inchioda al seggiolino al 94’, quando Emiliano Moretti schiaffa in rete il gol della vittoria del Toro, che non batteva l’Inter a San Siro dal 1988 e in assoluto dal 1994. Thohir rimane impietrito, le braccia conserte che nel linguaggio dei gesti esprimono chiusura incondizionata al mondo esterno, e un sorriso amarissimo che gli scolpisce i lineamenti. Avevano raccontato a mister Thohir che era cambiato tutto e invece rieccoci qui, con le solite mestizie, con l’ennesima sconfitta davanti all’uomo di Jakarta, purtroppo per lui abbonato a certi spettacolini casalinghi».
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Repubblica: «Thohir, déjà -vu drammatico. Gli avevano raccontato che…»
Si apre con un quesito glottologico il commento di Repubblica alla sconfitta nerazzurra di ieri: «Chissà come si dice, in indonesiano, déjà vu. Chissà quindi che nome dà, mister Thohir, a quella raggelante e per niente nuova...
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