Erick Thohir vuole girare un copione diverso in tribuna a San Siro: sorrisi ed esultanze al posto di espressioni sconfortate e sbadigli. Il presidente dell’Inter, impegnata oggi pomeriggio in casa con il Torino, cercherà di interrompere la serie di soporiferi pareggi vissuti sulla sua poltroncina del primo anello rosso, con l’unica eccezione della vittoria nel derby di Natale. Per cercare di ingraziarsi lo stadio milanese, il presidente dell’Inter ieri ha seguito la rifinitura sul prato del Meazza, ormai un’abitudine di Mazzarri. «Non credo che i giocatori siano più nervosi quando c’è il presidente in tribuna. Si concentrano sulla partita. Sanno che la guarderebbe comunque in tv. Quindi cambia poco», dice Mazzarri che, da tecnico navigato e pragmatico, non si lascia influenzare da questi dettagli emotivi. Il toscano preferisce concentrarsi sugli schemi utili a sfruttare meglio i calci piazzati, provati a lungo ieri: «Sono importanti per sbloccare partite complicate. In questo Hernanes ci può aiutare molto». Oggi torna il talismano brasiliano: con lui in campo dall’inizio l’Inter ha sempre vinto (Sassuolo e Fiorentina). L’ex laziale sarà un punto di forza del futuro insieme al difensore serbo Vidic ingaggiato in settimana.
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Repubblica – Thohir non vuole pareggi soporiferi. E sta cercando di conquistare…
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L’immagine del capitano del Manchester United, intento a firmare il contratto, ha plasticamente fotografato l'evoluzione di una squadra già proiettata oltre questi mesi di transizione. Mazzarri è già sintonizzato: «Le ultime dodici giornate ci serviranno per fare scelte tecniche in prospettiva. Ne stiamo già parlando». Tra gli elementi sotto osservazione, c’è Kovacic che, secondo l’allenatore, deve migliorare in fase difensiva. Anche il presente, però, presenta problemi da risolvere. Preoccupa la difesa priva degli squalificati Samuel e Juan Jesus. «Sì è capito che è meglio non mettere bocca», è il commento di Mazzarri alla sentenza della Corte di giustizia federale che venerdì ha confermato le tre giornate di squalifica del centrale brasiliano. Assenze pesanti perché la forza del Torino è nella coppia offensiva Cerci-Immobile. «Bisogna spegnere le fonti di gioco del Torino», chiede Mazzarri. Prima del via, omaggio alla storia di entrambe le squadre. L’Inter festeggia il 106° anniversario dalla fondazione del club (9 marzo 1908). E sul maxi-schermo sarà proiettata una foto ricordo del Grande Torino che giocò la sua ultima partita di campionato prima della tragedia di Superga proprio contro l’Inter a San Siro il 30 aprile 1949. Intorno al campo scorrerà la scritta “Buon compleanno Inter” seguita da 106 stelle. Lanciata una campagna (“La stella sei tu”) che permetterà di mappare la distribuzione geografica dei tifosi nerazzurri nel mondo. Thohir spera di conquistarne sempre di più soprattutto in Asia.
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