L'Inter di ieri ha racimolato una sconfitta meritata contro una Lazio timorosa e imperfetta. Andrea Sorrentino scrive oggi su Repubblica di alcune analogie negative con l'anno passato. A cominciare dal "solito inizio di anno zoppicante, dopo le fin troppo lunghe ferie concesse ai sudamericani che però all’Inter sono stabilite da uno statuto scolpito nella pietra, dunque immutabile almeno finché gli assetti interni non cambieranno. L'asado di Capodanno colpisce ancora." Tutto come una stagione fa, quando Lazio-Inter si era conclusa sullo stesso punteggio e con una prestazione non molto diversa. L'Inter di Mazzarri ha 4 punti in meno di quella di Stramaccioni, ricorda Sorrentino.
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Repubblica – “Tutto come una stagione fa. L’asado di Capodanno colpisce ancora…”
L’Inter di ieri ha racimolato una sconfitta meritata contro una Lazio timorosa e imperfetta. Andrea Sorrentino scrive oggi su Repubblica di alcune analogie negative con l’anno passato. A cominciare dal “solito inizio di anno...
L'assetto proposto da Mazzarri pare troppo conservativo e i nerazzurri subiscono sotto ritmo, non riuscendo ad imporre il proprio gioco. Gli inserimenti di Kovacic e Milito non portano alla scossa desiderata. E poi l'errore. Quello decisivo è di Ranocchia, e prima di lui di Nagatomo che si fa saltare come un neonato nell’azione fatale a 9’ dalla fine che porta al mirabile gol di Miro Klose. C'è spazio anche per le recriminazioni arbitrali. All'Inter manca un rigore su Rolando e Mazzarri si lamenta per la mancata espulsione di Dias. Intanto i nerazzurri scivolano al sesto posto, scavalcati anche dal Verona, e potranno doppiare la boa del girone di andata al massimo quinti. Si pensava meglio, a settembre.
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