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Sacchi: “Il Milan è un collettivo migliore ma se l’Inter si impegna è letale”

"I nerazzurri faticano a trovare una motivazione continua e di alto livello, oggi sarebbero superiori ai rossoneri per esperienza e qualità tecnica e forza"

Francesco Parrone

Dalle pagine de La Gazzetta dello Sport, l'ex allenatore del MilanArrigo Sacchi, analizza lo stato dei rossoneri e dell'Inter in attesa del derby di questa sera: "Milan-Inter è il derby della speranza. Entrambe le squadre sognano di ritornare grandi. I rossoneri sono la sorpresa del campionato nonostante la prossima cessione societaria che poteva creare confusione e sconforto. Si è evitato questo anche grazie al comportamento di Berlusconi e Galliani che continuano a seguire con amore la squadra non facendole mancare competenza e passione.

Gli uomini di Montella sono terzi in classifica, Vincenzo si sta dimostrando un grande motivatore e un buon allenatore anche se deve evitare che il tatticismo mortifichi la strategia. Il gioco non è ancora fluido, ma il tecnico ha contribuito a dare carattere, spirito di squadra e continuità ad un gruppo di giovani (Niang, Suso, De Sciglio) o giovanissimi (Donnarumma, Locatelli, Romagnoli e Calabria) che hanno apportato freschezza ed entusiasmo. Oggi corrono, lottano e si sacrificano tutti per i compagni. Unica eccezione Bacca, uno specialista che esiste solo se fa gol. Vincenzo compirà un capolavoro se oltre i valori sopracitati riuscirà a dare un’organizzazione di gioco più armoniosa e moderna.

Tuttavia in ogni caso i tifosi rossoneri si possono già accontentare del salto di qualità. Oggi il primo passo è stato compiuto: il Milan con i giovani si è aperto al futuro, anche se stasera mancherà Romagnoli, uno dei giocatori simbolo di questa squadra giovanissima. L’Inter dopo la partenza di Mancini e di De Boer non ha più alibi. Inoltre l’esordio del nuovo allenatore Pioli e lo stadio strapieno dovrebbero risvegliare anche gli «animi» i più sopiti. I nerazzurri faticano a trovare una motivazione continua e di alto livello, oggi sarebbero superiori ai rossoneri per esperienza e qualità tecnica e forza, ma il calcio non è solo la somma dei valori tecnici o fisici, ci sono valori morali, agonistici, etici, collettivi e di organizzazione di gioco, che possono annullare la maggiore qualità individuale.

Oggi gli uomini di Montella sono un collettivo migliore, ma la squadra di Pioli, se determinata, potrebbe essere più letale nello sfruttare qualsiasi situazione. Ai nerazzurri basteranno motivazioni e atteggiamento da squadra per un senso al talento dei vari Icardi, Perisic, Joao Mario, Banega, Brozovic… Mentre i rossoneri dovranno sperare a livello individuale in un risveglio di Bacca e sulla velocità di Niang unita alla classe di Suso, ma soprattutto su un collettivo più compatto e meglio posizionato del rivale.

I ragazzi di Montella per avere successo dovranno muoversi in modo più organico e collaborativo dei nerazzurri, essere pronti al raddoppio e al pressing con undici giocatori in posizione attiva con e senza la palla. Mentre in possesso palla dovranno essere abili negli smarcamenti come nelle ripartenze ed è auspicabile un migliore possesso della palla. Se così non fosse prevarrà chi avrà le individualità con maggiore talento ed esperienza, quindi i nerazzurri. Lo stadio sarà pieno come capita ormai rare volte, mi auguro che non sia la solita partita tattica dove entrambe aspettano l’errore dell’avversario preoccupandosi prima di tutto di non prenderle e poi si vedrà. Entrambe le tifoserie meritano non solo una vittoria ma uno spettacolo che la rende degna.

Cari Vincenzo e Stefano siete bravi allenatori abbiate più fiducia nelle vostre idee e lavorate maggiormente per costruire più che per distruggere, solo così darete uno stile di gioco per creare un futuro migliore".

(Fonte: La Gazzetta dello Sport 20/11/16)

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