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Sacchi: “Inter italiana, Milan europeo. Dopo il vantaggio Inzaghi si è chiuso dietro”

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Del derby vinto ieri sera dal Milan sull'Inter ha parlato l'ex tecnico rossonero Arrigo Sacchi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport

Andrea Della Sala

Del derby vinto ieri sera dal Milan sull'Inter ha parlato l'ex tecnico rossonero Arrigo Sacchi sulle pagine de La Gazzetta dello Sport:

«Diciamo subito che per il Milan poteva essere un trionfo e invece si è trasformata in una semplice vittoria. Il trionfo è quando metti l’avversario al tappeto e non gli permetti di rialzarsi: qui, al contrario, l’Inter ha sfiorato il pareggio in più di un’occasione».

Ci sono state due partite in una.

«Solo due? Io direi anche tre o quattro. Dunque, all’inizio, dopo un normale periodo di studio, il Milan ha preso il dominio del campo e i nerazzurri hanno sfruttato un errore e sono passati in vantaggio. Poi c’è stata la grande reazione del Milan che ha pareggiato, ha allungato e poi si è inspiegabilmente fermato. E così l’Inter si è rifatta sotto. A San Siro le emozioni non sono mancate».

Dal punto di vista del gioco come le è sembrato il derby?

«C’era una squadra italiana, l’Inter, che si basava soprattutto sui singoli e sulla difesa, e poi c’era una squadra, il Milan, che praticava un gioco europeo, dove tutti si sacrificavano e partecipavano sia alla fase difensiva sia alla fase offensiva. E’ stata una partita strana, però: poteva capitare tutto e il contrario di tutto».

L’Inter, soprattutto dopo il vantaggio, aveva un atteggiamento molto prudente. Difetto da correggere?

«I nerazzurri avevano cinque difensori per tre attaccanti: dimostrazione che c’era molta paura. A tratti, li ho contati, c’erano dieci giocatori interisti tutti chiusi nella propria metà campo. Io non capisco: dopo l’1-0 era il momento per attaccare il Milan, perché poteva essere demoralizzato, e invece la squadra di Inzaghi si è chiusa là dietro. Mah...».

Il Milan ha reagito con il carattere, con la qualità del gioco e con il pressing.

«Sono stati bravi a recuperare palloni su palloni e ad aumentare il ritmo. Bellissimi i gol di Leao e Giroud. Tutti venuti da azioni manovrate velocemente. Di fronte alla rapidità dei rossoneri l’Inter è parsa in difficoltà».

Sacchi: “Inter italiana, Milan europeo. Dopo il vantaggio Inzaghi si è chiuso dietro”- immagine 2

Prima dell’ingresso di Dzeko i nerazzurri erano in bambola totale.

«Quando è entrato Dzeko il Milan si è spento. Probabilmente ha pensato di aver già vinto, ma le partite durano sempre novanta minuti, e anche di più. E, sul 3-1, ho scritto questo appunto sul mio taccuino: adesso i rossoneri devono insistere a ritmo alto, non far giocare l’Inter, perché altrimenti rischiano. I nerazzurri hanno qualità tecniche ed esperienza per poter rientrare in partita. E così è stato, ma credo che in questo caso il Milan abbia dei demeriti nella gestione della gara».

Le sostituzioni di Pioli l’hanno convinta?

«Quelle di Inzaghi, e penso a Dzeko e a Dimarco, hanno inciso di più. De Ketelaere fuori per Brahim Diaz è stato un rischio».

Dell’Inter l’ha colpita qualcuno in particolare?

«Dzeko, per il gol e per la grinta che ha trasmesso alla squadra alla ricerca del pareggio. E anche Dimarco. Prima del loro ingresso, però, ho visto pochino».

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