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Sala, lettera di addio all’Inter: “Mai avrei pensato di poter amare così tanto una maglia”

Il terzino sinistro comincia la sua avventura tra i professionisti con l'Arezzo

Fabio Alampi

Una storia iniziata quando aveva solamente 7 anni, terminata ieri dopo una stagione trionfale con la Primavera e dopo aver fatto tutta la trafila del settore giovanile interista: Marco Sala lascia l'Inter e passa in prestito biennale all'Arezzo, dove avrà l'opportunità di confrontarsi con il calcio professionistico. Il terzino sinistro classe '99, tramite il proprio profilo Instagram, ha salutato il club nerazzurro con una lunga lettera di arrivederci: "Sono lacrime di gioia miste ad un po' di commozione perché ero cosciente che sarebbe stata la mia ultima partita nel settore giovanile dell'Inter e non avrei potuto sperare di chiudere in una maniera migliore. Quando sono entrato per la prima volta nei cancelli di Interello a sette anni accompagnato mano per mano dai miei genitori per fare il mio primo provino, mai avrei pensato di arrivare fino ad oggi per scrivere queste parole. Mai avrei pensato di poter amare così tanto una maglia e mai avrei pensato che, col tempo, quel bambino insicuro e tanto timido avrebbe lasciato spazio ad un ragazzo maturo pieno di sogni e pronto per il mondo dei grandi. Chi mi conosce sa cosa intendo e sa quanto io ami l'Inter ed è per questo che oggi, anche se so che la scelta condivisa con la società è quella giusta e che mi permetterà di crescere nella miglior maniera possibile, sento un po' di tristezza perché non è facile lasciare dieci anni stupendi in cui mi sono sempre sentito il ragazzo più fortunato del mondo. Per l'Inter ho sempre dato il 110% in ogni partita ed ogni allenamento ed il rinnovo del contratto è per me un motivo di grande orgoglio che mi spingerà a lavorare da qui ai prossimi anni per far sì che quello che oggi è solo un grande sogno, possa diventare realtà: lavorerò senza tregua con la promessa fatta a me stesso che un giorno, che potrebbe essere tra uno, due o dieci anni, sarò all'altezza di vestire la maglia della prima squadra e potrò tornare quindi nell'unica società che reputerò per sempre casa. Mi mancheranno tante persone e mi mancherà casa mia, la mia città e i miei affetti, ma sono sicuro che con l'aiuto di chi mi vuole veramente bene e tifa per me sarà tutto più facile. Il presente si chiama Arezzo e ringrazio chi mi ha voluto fortemente, spero che questo primo anno di prestito mi possa riservare tante soddisfazioni e non vedo l'ora di potermi misurare coi grandi e quindi con il calcio vero. Sono pronto e non vedo l'ora di iniziare a giocare. Marco".

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