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Salvatores: “Inter, ecco chi servirebbe. Avevamo bisogno di uno come Conte. Le sue parole…”

Le dichiarazioni del regista sulla sua passione per i colori nerazzurri

Gianni Pampinella

Mentre approda nelle sale il suo diciottesimo film come regista, ai microfoni di Sky Sport Gabriele Salvatores racconta la sua storia di tifoso nerazzurro e il momento dell'Inter. "Come molti sanno io sono napoletano. Sono arrivato a Milano con i miei genitori a soli 6 anni, nel 1956, quindi prima di Rocco e i suoi fratelli e mi ricordo, ahimé, le scritte “non si servono i meridionali” o “non si affittano case a quelli del sud”. Io arrivavo con il mio tifo per il Napoli, ma a scuola, al primo anno, a forza di mazzate, sono stato costretto a scegliere per una delle due squadre di Milano, o Milan o Inter e… ho scelto quella che aveva l’azzurro del Napoli nella maglietta".

Salvatores che tipo di tifoso è e cosa pensa dell’era Conte?

“Premetto che il calcio di adesso non è più quello di una volta per cui nel Milan c’erano i milanesi e nell’Inter gli stranieri, che quindi in nessuna squadra c’è la stessa rappresentatività cittadina, forse neppure la stessa fedeltà alla maglia. Oggi i calciatori sono professionisti che danno il loro meglio – o dovrebbero – ogniqualvolta cambiano squadra. Perciò, anche rispetto a Conte, io non ho avuto particolari problemi, lo considero un grande allenatore e noi avevamo bisogno di qualcuno così. Per cui sono stato contento del suo arrivo e vedo che anche tutti gli altri tifosi interisti sono stati contenti.”

Dopo quelle sei vittorie sono arrivate due sconfitte brucianti. C’è il rischio di tornare a vedere la pazza Inter che prima illude e poi tradisce...

“Il momento che stiamo vivendo è naturale, siamo una squadra che si sta formando e piano piano prende forma, abbiamo incontrato Barcellona e Juventus, ovvero due delle più grandi squadre d’Europa nel giro di quattro o cinque giorni. Tra l’altro due squadre che giocano in maniera abbastanza simile per certe cose: con il Barcellona siamo riusciti per un tempo a tenerli sulla corda e con la Juve per una mezz’oretta li abbiamo schiacciati nella loro area. Sinceramente sono già contento così. Poi è chiaro che rosichi e, ad essere sincero, soprattutto con la Juve.”

Dopo la sconfitta con la Juve, Conte è sembrato mettere un po’ le mani avanti sostenendo che la Juve sia di un’altra categoria.

“Conoscendo un po’ Conte certamente sarà stato un pungolo per la squadra. Poi c’è anche della verità in questo. Se loro sostituiscono un attaccante ed entra Higuain, non uno qualsiasi, allora il gap lo vedi; almeno sulle panchine, non ci sono paragoni. Detto questo le parole di Conte possono essere lette anche come un messaggio alla Società per l’acquisto di un attaccante o di un centrocampista in più. Forse in questo momento ci servirebbe un altro Matthaus”.

(Sky Sport)

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