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Nuovo San Siro, via al dibattuto pubblico: 10 confronti, sarà la prima volta in Italia

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Nuova tappa verso la costruzione dello stadio di Milan e Inter: ecco cosa prevede il dibattito pubblico in 10 confronti

Alessandro De Felice

Dieci confronti. Il dibattito pubblico sul nuovo stadio di Milano prenderà il via a breve. Quello intrapreso dal Comune è un inedito: come sottolinea Tuttosport, il dibattuto pubblico, previsto dalla legge sulle grandi opere, non è mai stato utilizzato per uno stadio in Italia.

Inizialmente fissato per il 19 settembre ma rinviato di qualche giorno, il percorso prevede dieci confronti gestiti da Andrea Pillon, il coordinatore nominato dal Comune di Milano.

"Ogni tappa approfondirà un argomento differente legato al progetto di abbattere San Siro e costruire la Cattedrale nella stessa zona".

Toccherà proprio al coordinato regidere - al termine dei dieci incontri, a novembre - un parere non vincolante da sottoporre al Consiglio comunale e ai club.

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Tra i temi più caldi c'è il futuro di San Siro. Alcune forze politiche cittadine, come i Verdi e parte del Pd, contestano l’abbattimento totale senza la conservazione di qualche elemento del Meazza, presente tra i 16 punti da rispettare nel documento approvato dall’aula di Palazzo Marino a novembre 2019. Ma i club hanno dovuto introdurre questa modifica perché le volumetrie commerciali sono state fortemente ridotte in accordo proprio col Comune.

Il sindaco Beppe Sala ha invitato chi contesta la demolizione ad avanzare proposte sull’utilizzo di San Siro senza le partite di Inter e Milan (quasi impossibile anche per gli addetti ai lavori abituati a organizzare eventi).

i club sono convinti di avere già spiegato perché non è ristrutturabile San Siro: il primo anello compirà un secolo nel 2026, troppo per ipotizzare l’ampliamento delle aree ospitalità indispensabili per aumentare i ricavi.

(Fonte: Tuttosport)

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