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Sarri: “Nessuno poteva fare più di Pioli. L’Inter mi sembra una squadra forte, il problema…”

Le parole del tecnico del Napoli ai microfoni della Rai

Sabine Bertagna

Maurizio Sarri ha parlato ai microfoni della Rai della vittoria sull'Inter: "O la qualità è elevata per cui le motivazioni non possono più influire, ma se la differenza di qualità è minima entrano in gioco le motivazioni. A me l'Inter sembra una squadra molto forte con giocatori molto tecnici. Una squadra forte che ha dei problemi dal punto di vista tattico. Fa fatica a fare filtro a centrocampo. Nessun allenatore poteva fare più di Pioli. Il lavoro di Pioli sarà fatto bene, appena avrà il tempo di incidere sarà una squadra molto forte. A me è piaciuto più il Napoli contro il Sassuolo per il palleggio. Alle prime due conclusioni ci siamo trovati sul 2 a zero e abbiamo sfruttato le ripartenze. Quando giochi con una squadra come l'Inter è difficile non concedere. Come fluidità di palleggio oggi c'è stata una manovra più cattiva. Ci manca di essere quelli di stasera con continuità, con cattiveria mentale e nel difendere il risultato. A volte ci siamo un po' troppo compiaciuti, abbiamo fatto troppa poesia e l'abbiamo pagata. In campo c'era una squadra giovane che a livello di mentalità deve crescere. Spero ci sia una crescita veloce sotto questo punto di vista. Tra l'essere belli e vincenti c'è una bella differenza. Quest'anno abbiamo perso con la Juventus e con la Roma. Atalanta unica squadra di medio livello con cui abbiamo perso, ma il campionato sta dicendo che non è una squadra di medio livello. A volte abbiamo perso partite che era difficile pensare di perdere. Noi abbiamo delle caratteristiche per noi è difficile fare buoni risultati senza buone prestazioni. Balotelli? Non mi interesso di mercato. Non voglio nessuno e non scarto nessuno. Posso dargli il numero di Giuntoli, più di questo non possiamo fare. Gabbiadini? Se Manolo ha una partecipazione alla manovra come stasera mi sta bene anche se segna poco. Ha fatto un'ottima partita, ci ha creato spazi. Ha attaccato la profondità e non è stato premiato dai compagni. Rog è un ragazzo che è arrivato qui con ritardo, è arrivato il 10 di settembre. Difficoltà di lingua, di alimentazione, di allenamento. Mi sembra molto intelligente, è un buon giocatore. Si aspettava un'occasione propizia per farlo esordire. Non spreca mai la palla". 

(Rai)