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Sarugia: “Derby d’Italia? Etichetta che non piace ai milanisti. Strama e l’Inter…”

Danilo Sarugia, appassionato nerazzurro ed opinionista della trasmissione “Diretta Stadio” in onda su 7Gold, ha analizzato tutti i temi di Juventus-Inter di questa sera. Ecco l’intervista rilasciata ai microfoni di Tmw: Il derby...

Daniele Vitiello

Danilo Sarugia, appassionato nerazzurro ed opinionista della trasmissione "Diretta Stadio" in onda su 7Gold, ha analizzato tutti i temi di Juventus-Inter di questa sera. Ecco l'intervista rilasciata ai microfoni di Tmw:

Il derby d'Italia, la prima contro la seconda, con i bianconeri che non perdono in campionato dal 15 maggio 2011 (Parma-Juventus 1-0 con gol di Govinco). Una gara piena di spunti?"Sì è il derby d'Italia, etichetta che Gianni Brera diede alla fine degli anni sessanta alla partita, parlando anche in termini retorici, che viene considerata la madre di tutte le partite. E' un'etichetta, detto curiosamente, che fa abbastanza irritare i milanisti e di questo ne parlavo qualche sera fa nella trasmissione di 7 Gold. Etichetta che a loro non piace, ma non si può smentire la storia che dice che questo è il derby d'Italia. In trasmissione ho fatto il riferimento a Coppi che è stato definito il Campionissimo e nella storia rimarrà sempre tale, anche se Merckx ha vinto più corse di lui, ma nonostante questo nessuno ha tolto l'etichetta di Campionissimo a Coppi per darla a Merckx, questo in termini tifoidei come direbbe Trapattoni. Per quanto riguarda la consistenza tecnica della partita certamente può essere una svolta, ma non quella decisiva perché siamo all'undicesima giornata di campionato, però può dare una grossa impronta e sviluppo al campionato stesso. La Juventus ha quattro punti più dell'Inter e se vincesse andrebbe a sette che non sono tanti dovendo giocare più di tre quarti del campionato, ma neanche pochi. Entrambe le squadre sono in salute e forse l'Inter lo è di più e questa sarebbe stata una cosa impensabile fino a qualche tempo fa".

Nell'ultimo periodo l'Inter si è ripresa, quanto ha inciso il lavoro di Stramaccioni?"L'Inter si è ripresa, io del signor Stramaccioni non sono mai stato un estimatore, ma devo ammettere che sta facendo bene. E' un ragazzo intelligente che mi pare sappia stare al mondo, sta lisciando il pelo al presidente, e ti credo, ai giocatori vecchi e gloriosi, e fa benissimo, al Branca di turno, alla curva degli ultras, e abbiamo ancora negli occhi la sua corsa al termine della partita con il Milan verso la curva gridando "E' vostra, è vostra", decisione abbastanza incomprensibile, ma pittoresca. Al momento considero Stramaccioni un giovane di belle speranze, però sta dimostrando di avere certe qualità anche sul piano della personalità e della mentalità".

L'Inter ha la possibilità di andare a Torino e fare il colpo?"L'Inter qualche problema difensivo lo ha, ma dalla metà campo in su mi pare che Bergomi abbia detto a Sky che i tre del cosiddetto tridente, Cassano, Palacio e Milito, non hanno rivali in campionato sul piano della sostanza e della qualità, e forse Bergomi ha ragione. Quindi l'Inter ha la possibilità di fare il colpo, anche se bisogna ricordare che per i nerazzurri il campo di Torino della Juventus è sempre stato terra di grosse delusioni. Da modesto storico ricordo che l'Inter non batté la Juve a Torino in partite di campionato dalla fine degli anni sessanta, esattamente dal 1966, ai primi anni novanta, se si esclude un tre a zero ottenuto a tavolino nel 1973. Qualche vecchio appassionato si ricorderà di un incidente che accadde al pullman dell'Inter, in avvicinamento all'allora stadio Comunale, quando venne colpito da un sasso, forse addirittura un mattone, che prese di striscio Marini; la partita meravigliosa e divertentissima finì tre a tre, ma poi il risultato venne ribaltato e la disciplinare assegnò il tre a zero all'Inter. Del resto per stare ai nostri giorni per l'Inter del triplete di Mourinho, per quella della gestione di Leonardo, per non parlare di quella dell'anno scorso, dove la sconfitta con la Juventus in qualche maniera determinò il licenziamento di Ranieri, che considero uno dei peggiori allenatori della storia dell'Inter, la partita in casa dei bianconeri è stata quasi sempre, mi si conceda l'espressione, terra di non conquista".

Quindi i tifosi dell'Inter è meglio che non si facciano troppe illusioni per questa sera?"Non è facile anche per il clima, uno dei temi più dibattuti in questi giorni, e la cosiddetta rivalità che sfocia, non dobbiamo nasconderci dietro a un dito, nell'odio sportivo che dura da quasi un secolo. Odio, nel senso di battaglia di campanile, non vorrei essere equivocato, forme di rivalità, astio e addirittura di rancore, assolutamente tutte censurabili, sono state acuite dagli eventi che abbiamo vissuto dal 2006 a oggi. Lodevole, ed è da sottolineare, l'atteggiamento dei due presidenti che, mi sembra, in questi giorni stiano tentando di ammorbidire un po' il clima nella speranza che questa sera non succeda niente e che Juve-Inter sia solo una grande partita di calcio. L'altro ieri Andrea Agnelli ha chiamato Moratti, un gesto di grande eleganza e sportività, invitandolo allo Juventus Stadium, tutti sappiamo che il dottor Moratti non segue mai la squadra in trasferta, se non in casi eccezionali".