Sarà un Sassuolo ridotto ai minimi termini, quello che affronterà l'Inter, domenica, all'ora di pranzo. In casa nero-verde, a fine agosto, lo stop di Berardi (7 gol in 6 partite fin lì) era una tegola che rischiava di frenare un Sassuolo lanciato, pronto ad affrontare la sua prima stagione europea. A tre giornate dal giro di boa del campionato, la situazione dell’attaccante è quasi diventata il problema minore. Il paradosso è che, di nuovo, dopo il k.o. di Firenze, Di Francesco più che i punti persi deve contare i feriti. Magnanelli (rottura del crociato), Gazzola (problema all’osso sacro), Cannavaro (lesione al legamento del ginocchio), Terranova (affaticamento) e Pellegrini (contusione alla caviglia) hanno allungato la lista degli infortunati dopo la sfida in Toscana. E domenica, al Mapei Stadium, arriva l’Inter. Di Francesco probabilmente non ha neanche voglia di contare chi ci sarà e chi no (Cannavaro e Magnanelli certamente fuori), e si è rifugiato in un «Siamo abituati ad arrivare al risultato con il lavoro. Ci prepareremo alla grande. Non dobbiamo mollare, ma restare uniti». Eccolo lì, il mantra del lavoro. Il Sassuolo è scappato da inferni peggiori: è giusto pensare che, prima o poi, finisca anche questo.
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Sarà un Sassuolo ridotto ai minimi termini, quello che affronterà l'Inter
(Gazzetta dello Sport)
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