Mario Sconcerti analizza l'Inter di Mancini anche in ottica mercato: "Mi colpisce il suo non essere tipica, è una squadra dal gioco vecchio. Vedo squadre messe in campo sulle intenzioni e le idee dell'alleatore. Non trovo mai un filo esattamente logico delle squadre di Mancini, ma credo che Mancini questo filo logico non lo voglia. Così diventa una squadra atipica e diventa difficile da contenere. Una squadra estremamente fastidiosa per gli avversari. Inter è la più forte in Italia? La continuità l'hanno avuta anche altri. Napoli e Inter sono le uniche che hanno perso due partite. L'Inter ha perso scontri diretti. Si vede che i singoli giocano in funzione della squadra. Ci vuole molto gioco per costruire tutte queste occasioni. Handanovic? Non è che l'Inter ha subito tanto. La differenza non la fa solo il portiere. Handanovic fa quello che un gran portiere fa in una grande squadra. Murillo? Mancini è un introverso esplosivo. Qualche giocatore lo vorrà. Abbiamo anche visto che cambia idea rapidamente. A parte Miranda e Murillo tutti gli acquisti sono stati a turno riserve. E' molto spregiudicato sul mercato, Mancini. Non c'è da sostituire, c'è da aggiungere.
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Sconcerti: “Inter come l’Atletico. Mancini vorrà acquisti. Brozo supera Kondo. Ljajic…”
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L'Inter come l'Atletico Madrid? Buona citazione. L'Atletico Madrid era più collettivo, l'Inter è più individualità anche se i giocatori si cercano. L'ultimo gol di Icardi nasce da un appoggio di tre metri banalissimo al limite dell'area. Lì c'è il colpo del giocatore. Un passaggio normale che il campione ti risolve. Buona sorte prevalente? E' facile dominare quando si perde 2-0 perché ti lasciano fare. Chi attacca fa il massimo, mentre gli altri fanno il massimo per limitare te. Parliamo di tre azioni da gol regalate ma sono tre grandi gol: ci voleva chi li facesse. L'Udinese ha fatto degli errori, deve riflettere. E' una contraddizione dire che gioca bene se poi regala tre gol. L'Inter del suo ci ha messo abbastanza. Brozovic può essere considerato un ottimo centrocampista, è giovane e sta crescendo. Ha superato Kondogbia.
Ljajic? E' già decisivo per questa Inter per i gol che segna, per il fastidio che crea agli avversari. Può diventare fondamentale per l'Inter perché è molto intelligente e gioca pensando. Jovetic va molto di più d'istinto ed è una ragione per cui con Icardi non si trova bene. Ljajic serve il compagno come pensa sia utile al compagno."
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