Mario Sconcerti, nel suo editoriale per il Corriere della Sera, è tornato a parlare di Mauro Icardi: "È piacevole vedere adesso un’Inter tutta unita verso il risultato. Vuol dire che c’è qualità, ma anche che quella qualità è stata più misurata in altri tempi. Non se ne esce con una sola decisione, fuori o dentro. Icardi è solo il sintomo più grosso di una gestione innamorata, quasi anarchica, dove i giocatori sono più dei vezzi che atleti da cui pretendere. Se ne esce dando esempi, trattando tutta la squadra in base a regole definite. I giocatori amano avere disciplina, avere orari, padroni esigenti, regole nel divertimento. Amano meno rispettarle, ma rispettano chi le dà. Icardi non è mai stato un caso personale, con o senza Wanda. Il problema è la divisione che provoca tra giocatori. Ora la prova di forza si prosegue riportandolo a giocare, costringendolo a giocare e poi a trattare, perché i nemici sono tornati alle porte".
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Sconcerti: “Inter, la prova di forza con Icardi si prosegue in un solo modo”
Le parole del collega sulle pagine del Corriere della Sera
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