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Italia-Spagna, Sconcerti: “Vinceremo. Barella ha una sua logica asimmetrica che…”

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Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza Italia-Spagna, prima semifinale dell'Europeo

Gianni Pampinella

Dalle colonne del Corriere della Sera, Mario Sconcerti analizza Italia-Spagna, prima semifinale dell'Europeo in programma questa sera a Wembley. "La Spagna è un avversario più fastidioso della stessa Inghilterra. Amano tenere il campo, hanno trovato tutte squadre che si sono chiuse. La Spagna è leggera, fugge via, non ha tante idee ma è insistente. È lenta in difesa perché non è abituata a difendersi. Il suo catenaccio è tenere la palla. In 5 partite ha avuto il pallone per il 70 per cento del tempo. Noi che siamo già una squadra offensiva abbiamo una media di possesso del 55. Sono due cifre che spiegano molto. Riconquistare il pallone a metà campo nella tela dei loro scambi e andare verso la porta con tre passaggi svelti. Gli spagnoli senza palla non hanno pensieri. Se gliela togli spesso, cadono su se stessi. Come si può giocare per batterla? Giocando intensamente a centrocampo, soprattutto Barella su Pedri e Verratti su Koke".

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"Se riesci poi a prendere gioco e a muoverlo di prima è come perdessero gravità. Il punto è che togliere il pallone alla Spagna non è facile. Lo spazio determinante sarà quello tra Pedri e Barella. Sono due giocatori che nell’anima si assomigliano. Barella ha una sua logica asimmetrica che lo rende sempre nuovo agli avversari. Pedri è un prossimo fuoriclasse, è l’uomo dell’ultimo passaggio e sa inventarlo ogni volta diverso. Perché capisce al volo il passaggio che può far male e ha la classe per realizzarlo. Oggi Insigne partirà dal suo ruolo naturale, sarà quindi marcato da un terzino. Per arrivare a incidere dovrà saltarlo. È una differenza importante. Ma vinceremo comunque".

(Corriere della Sera)