Mario Sconcerti, sulle pagine del Corriere della Sera, ha commentato i cambiamenti del calcio italiano, con un particolare accento alle “promesse” dei giocatori dell’Inter.
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Sconcerti: “Leggetevi le promesse Inter: ovvie. Realtà da figli dei fiori dove…”
Mario Sconcerti, sulle pagine del Corriere della Sera, ha commentato i cambiamenti del calcio italiano, con un particolare accento alle “promesse” dei giocatori dell’Inter. Scrive il giornalista: “Agosto dunque è ancora leggerezza per...
Scrive il giornalista: “Agosto dunque è ancora leggerezza per tutti, non ci sono giudizi forti, ma tante piccole indicazioni che insieme portano altrettante piccole speranze. D’altra parte il calcio è fragile per natura, fatto da ragazzi abbastanza fuori dal mondo vero. Leggetevi il decalogo degli interisti appena uscito. L’Inter c’entra poco, è così dovunque. Sono i comandamenti ovvi di gente molto giovane che ha a che fare con un ambiente da finta arcadia, dove bisogna amare il datore di lavoro, giocare con il cuore e aiutarsi sempre uno con l’altro. Una realtà da figli dei fiori. Ma sono le maestranze di una multinazionale. Chi è cambiato di più è proprio il pubblico, la mentalità del tifoso. È ormai passata l’obbedienza al conto economico, una comunione con la società che non è mai esistita prima. Si accettano le cessioni importanti, si comprendono i limiti economici, i tetti agli ingaggi. Appena poco tempo fa tutto questo sarebbe stato messo sul conto dell’avarizia dei presidenti. Si era grandi presidenti solo in proporzione ai soldi che si spendevano. Anche questo è un miglioramento”.
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