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Sconcerti: “Serie A, calendario insistente ma non estenuante. Non vedo vantaggi per nessuno”

Il giornalista ha commentato sul Corriere della Sera il sorteggio del calendario di Serie A avvenuto ieri

Andrea Della Sala

Del calendario di Serie A, sorteggiato ieri, ha parlato sulle pagine del Corriere della Sera il giornalista Mario Sconcerti:

"L’inizio migliore sembra del Milan, Bologna in casa poi due neopromosse Crotone e Spezia, di solito più lente a trovare il ritmo della A. Ma non si va oltre la terza giornata. Dopo tutto si cade un po’ addosso. È un calendario equilibrato che ha sparso partite importanti subito, ma sempre alternandole con altre che promettono più leggerezza. Non ci sono serie durissime almeno con i valori tecnici che possiamo intendere adesso. Ma è la prima volta che il calendario arriva prima del mercato. Molti pareri possono cambiare da qui a un mese. Resta come un anno fa il derby di Milano alla quarta giornata. Il Milan potrebbe arrivarci a punteggio pieno, l’Inter troverà prima Benevento, Fiorentina e soprattutto Lazio. La prima piccola rottura col campionato di Milano sarà in quel giorno.

Ci saranno scontri diretti fin dalla prima giornata, subito Lazio-Atalanta. Calcolando le prime sette arrivate del campionato scorso, gli scontri diretti saranno sette in cinque giornate, dieci in otto giornate, quando ormai saremo al 22 novembre, pieno autunno. Raramente è capitato di vedere un calendario così attento, insistente ma non estenuante. Tutte le prime sette avranno tre partite tra loro nelle prime otto giornate, un equilibrio assoluto. Non vedo vantaggi per nessuno. La Juve per esempio esordirà con la Sampdoria, ma avrà la Roma all’Olimpico alla seconda e il Napoli in casa alla terza. C’è uno sbilanciamento iniziale per l’Atalanta che comincerà con Lazio, Torino, Cagliari, Napoli, ma avrà due neo promosse subito dopo. Allungando l’occhio si scopre un finale impegnativo per quasi tutti. Ci sarà Roma-Inter alla diciassettesima, poi Inter-Juve e Lazio-Roma alla diciottesima. Partite trappola. Messe alla fine contano spesso poco, ma altre volte decidono il campionato".