Dalle pagine del Corriere della Sera Mario Sconcerti analizza il primato nerazzurro: «L'Inter compie la sua accelerazione, adesso è «scandalosamente» prima con 2 punti di margine. Bisogna pur chiedersi quanto valgono, cosa stia accadendo rispetto alla logica del calcio spettacolo che molti considerano l’unica in grado di portare risultati. La prima risposta è che l’Inter non è una grande squadra ma è un grande avversario per tutti. Ci giochi male contro. È fisica, salti a fatica le linee di difesa e centrocampo, ti tiene sospeso perché ha comunque uomini di classe davanti. Chi pensa di averci preso confidenza, si ritrova improvvisamente sotto, magari con un gol di Biabiany, uomo che non era in agosto in nessuna geografia interista. L’Inter non è brillante ma può diventarlo quando i solisti si agitano, in compenso è sempre compatta. Provate a non pensare alla bellezza dell’Inter, pensate alla difficoltà di chi ci gioca contro. È grande. L’Inter gioca una specie di catenaccio lungo tutto il campo. Non dà soluzioni, bisogna andare al corpo a corpo, e lì è spesso più forte. Se il teorema è corretto, si vedrà a Napoli, partita dura».
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Sconcerti: «Vi spiego il teorema Inter. Provate a non pensare alla sua bellezza, ma…»
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