ultimora

Serie A, crollo presenze stadi e valore produzione bassissimo

Nelle ultime stagioni ci sono stati tanti trasferimenti, ma pochi veri campioni approdati in Italia. Per contro crescono ancora i debiti della serie A, mentre non si ferma l’emorragia di spettatori nei tre campionati professionistici di casa...

Lorenzo Roca

Nelle ultime stagioni ci sono stati tanti trasferimenti, ma pochi veri campioni approdati in Italia. Per contro crescono ancora i debiti della serie A, mentre non si ferma l’emorragia di spettatori nei tre campionati professionistici di casa nostra. La fotografia offerta da «ReportCalcio» 2014, pubblicatoda Federcalcio, Arel e Pricewaterhouse Coopers, conferma le difficoltà del calcio italiano, soprattutto in termini di appeal. Spettatori in calo. Complici gli stadi obsoleti, le sempre maggiori difficoltà nell’acquisto dei biglietti e anche le tv che impigriscono i tifosi, crolla il numero di spettatori negli stadi italiani. Da circa 13,2 milioni della stagione 2011-2012 a 12,3 milioni del 2012-2013, ma nel quinquennio il calo è addirittura doppio, dal 2008 al 2013 la perdita di pubblico è di circa 800mila unità. Nel confronto con gli altri grandi campionati d’Europa, in termini di affluenza media i club di casa nostra superano solo quelli della Ligue1 francese. E tra ricavi da stadio (8%) e commerciali (15%) si arriva a una bassa percentuale del valore della produzione.