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Si valuta anche la cessione di Icardi, ma la prima idea è quella di…

L'Inter deve assolutamente vendere e qualche sacrificio sembra d'obbligo, almeno se Ausilio non riuscirà a "piazzare" sul mercato gli esuberi.

Alessandro De Felice

Gli occhi del Fair play finanziario seguono con grande attenzione l'Inter, ma l'edizione odierna del Corriere dello Sport spiega come la società nerazzurra punti sulla cessione dei tanti calciatori non reputati più utili alla causa. Ranocchia e Dodo sono un esempio, ma ce ne sono moltissimi altri a cui Piero Ausilio cercherà una sistemazione definitiva lontano da Appiano. Con queste cessioni l'Inter potrebbe anche permettersi meno sacrifici:

"Se questa è la linea guida per il mercato, non significa, però, che l’Inter sia obbligata a vendere i suoi pezzi pregiati per fare acquisti. Semmai, i primi a cui trovare una sistemazione sono gli elementi ritenuti non più funzionali al progetto tecnico. La lista non è corta: Juan Jesus, Ranocchia, Santon, Felipe Melo, Dodò e Jovetic. Non è semplice, ma alcuni, se piazzati bene, garantirebbero oltre all’incasso pure una plusvalenza. E’ con il “capital-gain”, infatti, che si migliorano i conti. Ragion per cui anche Murillo è stato messo in uscita. Mentre per Handanovic e Brozovic si valuteranno le offerte. Che, nel caso del croato, potrebbero arrivare a Europeo concluso. Anche la cessione di Icardi, come noto, assicurerebbe una potenziale e ricca plusvalenza, ma l’Inter la prenderà in considerazione solo per cifre superiori ai 40 milioni di euro".