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TS – Skriniar il solito martello. Che giocatore Perisic. Solo applausi per Inzaghi

Ivan Perisic, Juventus-Inter Coppa Italia

Sono tanti i giocatori di Inzaghi che si sono messi in luce contro i bianconeri, da Barella fino a Perisic. Ecco i migliori secondo Tuttosport

Andrea Della Sala

L'Inter si aggiudica la Coppa Italia battendo la Juve. Sono tanti i giocatori di Inzaghi che si sono messi in luce contro i bianconeri, da Barella fino a Perisic. Ecco i migliori secondo Tuttosport:

SKRINIAR 7 È il solito martello: piace per l’atteggiamento e il carisma che mostra in campo e per la pulizia in ogni suo intervento difensivo. È sempre più leader di questa Inter.

BARELLA 7 La stella filante con cui impallina Perin sotto gli occhi di Roberto Mancini ha riportato alla memoria i “tiri a giro” di Alex Del Piero. Una gemma incastonata in una gara, la sua, che si complica presto un po’ come quella dell’Inter. Però, alla distanza, esce alla grande.

CALHANOGLU 7 L’occasione migliore creata nel primo tempo dalla Juve nasce da un suo errore, però quella resta pure l’unica sbavatura della sua partita. Glaciale, come sempre quando vede bianconero, sul rigore, ma segnarlo al minuto 81 e sotto di un gol vale doppio: un penalty, peraltro, tirato in modo imparabile per Perin. Palla sotto l’incrocio con bacio al palo interno: ci va coraggio a calciarlo così. Vidal (46' st) 6.5 New look per la finale ma pure tanta sostanza nei supplementari, dove fa valere la sua freschezza rispetto ai compagni.

TS – Skriniar il solito martello. Che giocatore Perisic. Solo applausi per Inzaghi- immagine 2

PERISIC 8 Con Cuadrado, sono subito scintille (i due, d’altronde non si amano). Lui comunque dimostra di essere sempre tra i più in palla per il piglio con cui gestisce ogni occasione e per i dribbling che tenta con grande nonchalance: un tempo andava sempre dritto senza neanche tentare di puntare gli avversari. Il rigore che calcia imparabilmente per Perin e il gol - realizzato con un bellissimo sinistro a serramanico - che mette fine alla partita sono la fotografia di quello che è diventato: un grandissimo giocatore, peccato che la carta d’identità dica 33. Quasi superfluo sottolineare che il rinnovo l’ha meritato a furor di popolo, anche se nel dopo partita il croato aggiunge alla festa una goccia di polemica: «Con i giocatori importanti non si aspetta l’ultimo momento, i tifosi devono sapere anche questo».

ALL. INZAGHI 8 L’Inter viaggia sulle montagne russe cullandosi troppo sul vantaggio trovato all’alba della finale. Una volta presi due schiaffi, la squadra torna a giocare e vince il secondo trofeo stagionale sulla strada della Tripletta. Un trofeo che, tra l’altro, mancava nella bacheca dell’Inter dal 2011. Applausi.

 

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