"A Livorno lo chiamavano Armandino, a Milano era il capitano e in Italia per tutti. All'ex giocatore nerazzurro è stato dedicato lo stadio nel quale l'Inter sarà ospite questa sera. E' stato dedicato a lui dal 1990, lui morì nel 71 per un male incurabile. Sua moglie fece dare la notizia della morte due giorni dopo perché la Juve si giocava una finale e lui era l'allenatore. Carattere ruvido e spigoloso, faceva il libero a difesa del portiere, una figura che nel calcio moderno non esiste più. Vinse con la Grande Inter ma stava sulle scatole ad Helenio Herrera che lo fece cedere. Ma appena diventò allenatore lo chiamò il club bianconero, tanta la stima anche da parte degli avversari nei suoi confronti: è come se Zanetti fosse chiamato ad allenare al posto di Conte. Per lui stima universale: Picchi all'Inter un simbolo e a Livorno un monumento". Con questo servizio a SkySport24 si è reso omaggio all'ex capitano interista, livornese doc, al quale è stato intitolato lo stadio della città toscana nella quale stasera alle 21 giocherà la squadra nerazzurra.
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Sky – Picchi, all’Inter un simbolo, a Livorno un monumento. Quando lo chiamò la Juve…
“A Livorno lo chiamavano Armandino, a Milano era il capitano e in Italia per tutti. All’ex giocatore nerazzurro è stato dedicato lo stadio nel quale l’Inter sarà ospite questa sera. E’ stato dedicato a lui dal 1990, lui...
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