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Italia, Spalletti userà Dimarco in posizione ibrida. Libertà di spingere grazie a Barella

Italia, Spalletti userà Dimarco in posizione ibrida. Libertà di spingere grazie a Barella - immagine 1
Il tecnico ha scelto di impostare in difesa a 3 lasciano l'esterno sinistro libero di spingere. A destra un esterno più offensivo
Andrea Della Sala Redattore 

Tra poco inizierà l'Europeo che vedrà protagonista l'Italia di Spalletti. Nella formazione azzurra ci sono sei giocatori dell'Inter. Nessuno a rischio convocazione, se non Acerbi per infortunio, e molti sono già nella formazione ideale del ct.

Italia, Spalletti userà Dimarco in posizione ibrida. Libertà di spingere grazie a Barella- immagine 2

"Oltre ai sicuri Jorginho, Barella e Pellegrini, teorico reparto titolare, all’incursore Frattesi e a mister affidabilità Cristante, sono arrivati Fagioli, Ricci e Folorunsho. Diversi tra loro, utili alla varietà che Spalletti ha in mente. Fagioli è «delizioso palla al piede», vede cose che gli umani eccetera, può essere il vice-Jorginho, affiancarlo o, addirittura, sistemarsi nella trequarti da 10 classico. Folorunsho è una combinazione di fisico potente e movimenti tattici in quei “mezzi spazi”, parole del c.t., che sono poi la trequarti, dove può dare il cambio a Pellegrini. Ricci, infine, è una terza via, regista e mediano, intensità e geometrie, «per Juric primo assaltatore», intensità e geometrie. Possono andare tutti e tre all’Europeo, senza tagli", analizza La Gazzetta dello Sport.


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"Il c.t. ha anticipato la novità vista poi nel primo allenamento. Rispetto al 3-4-2-1 nato negli Usa per compensare le fragilità difensive del 4-3-3, sarebbe un bel salto in avanti. La difesa non si chiude a cinque in ripiegamento, ma a quattro «per non abbassarsi troppo, sennò diventa un vizio». Poi si imposta a tre, perché un centrale (Bastoni, Calafiori, Buongiorno) o un esterno (Dimarco) lascia la linea per spingersi in mediana, spostando a sua volta Barella verso la trequarti. Questa Italia “liquida” aumenta il centrocampo, rinunciando a uno tra Darmian e Di Lorenzo, e inserendo invece un esterno più offensivo a sinistra (El Shaarawy, Orsolini o Zaccagni), per allargare Chiesa a destra («sta meglio largo»)".

 

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