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Spalletti: “Futuro? Prima il Genoa, match importante. In settimana con la società…”

Il tecnico ha parlato quest'oggi in conferenza stampa. Inevitabili le domande sul suo futuro.

Simona Castellano

Luciano Spalletti ha parlato quest'oggi in conferenza stampa alla vigilia del match con il Genoa, inevitabili le domande sul futuro del tecnico.

Queste le sue parole:

-Giornata particolare domani? 

Sono sempre le stesse le insidie, solo che la testa non va portata su un altro tipo di attenzione ugualmente bellissima, lucentissima perché poi si perde di vista quello che deve essere l'obiettivo primario, perché se no che festa sarebbe se non ci fossero i tre punti. Dobbiamo fare questa partita nella maniera corretta e giusta, come abbiamo sempre fatto. Bisogna esibire la nostra forza, la nostra mentalità, quella che è stata la benzina che ci ha portato a giocarci questa partita.

-Domani l'ultima di Totti e anche la sua? Aspetterà che arrivi Pallotta? 

Sì, noi dobbiamo arrivare in fondo come ci siamo detti, in questa partita c'è tutto quello che stiamo cercando da un anno, quindi bisogna essere coerenti con la strategia di lavoro, con i discorsi fatti prima di ogni allenamento, nello spogliatoio, per esibire un programma anche se giornaliero. I cinque minuti con la squadra, la palestra, il lavoro in campo. In questi minuti in cui ci siamo parlati questo era un obiettivo fondamentale per fare felici i nostri tifosi, perché era quello più duro. Siamo a un passo, dipende da noi, non vogliamo sbagliare niente e dobbiamo essere tutti concentrati per questa vittoria, questi tre punti sono fondamentali per questa festa, se no la festa ce la fanno gli altri, il Napoli può vincere, sta bene, non mollerà fino alla fine. Noi dopo una sconfitta importante abbiamo tirato fuori gli artigli e abbiamo messo in carreggiata la nostra macchina, la nostra squadra che è fortissima, qualche volta ha perso, ma non ha mai tradito. Di questi calciatrici possiamo fidare, questa è una squadra da Roma, perché tutte le volte ha fatto vedere il proprio valore.

-Totti? 

Ci sono stati die momenti in cui non ho condiviso le sue prese di posizione, qui siamo colpevoli tutti, perché l'abbiamo un po' creato questo grandissimo calciatore che può ricoprire qualsiasi situazione che lo riguardi, perché è Totti. Ne ha molte di queste qualità, in qualcuna bisogna che lui faccia ancora profondità approfondite. Essere capitano e leader di una squadra vuol dire qualche volta donare tutto quello che hai agli altri. Lui lo ha fatto probabilmente, ma non sempre agli altri è arrivato questo messaggio. La Roma deve vincere, non Totti. Serve cheTotti sappia far usare i suoi successi alla Roma, lui da solo si è visto che non basta, è quello che è un po' successo. Siam qui a dire sempre le stesse cose, che la Roma non ha vinto niente. Lui dei numeri importanti li ha fatti. Bisogna lavorare però per i risultati tutti. Totti è un dono che ci è stato fatto ed è stato fatto a tutti quelli che amano questo sport, quindi tutti gli vogliamo bene.

-Inter prima scelta qualora andasse via? 

Io tento di fare le cose migliori per domani, come ho sempre fatto. Perché ho detto 'Se non vinco vado via'? Quel momento prevedeva che io mi assumessi delle responsabilità. Noi tentiamo di remare tutti nella stessa direzione che è quella di fare sempre più grande la Roma, in questo momento qui per fare più grande la Roma c'è attenzione nel vincere questa partita qui. Tutti i giocatori, state tranquilli, entreranno in campo con la determinazione giusta per questo risultato, il resto non conta.

-La Roma potrebbe cambiare allenatore, sarebbe il 14esimo. È così difficile allenare qui?

L’essenziale è riuscire a fare chiarezza sul fatto che si lavora tutti per lo stesso obiettivo, poi gli allenatori si cambiano. Ho letto tanti nomi, sono situazioni che fanno parte dell’intuizione della professione che facciamo. Non so se l'anno prossimo la Roma cambierà allenatore, in settimana ci incontreremo. Domani c'è da dare spazio a quello che succede, se effettivamente Totti dirà che è l'ultima partita si darà spazio a quello. Poi ci si rivede lunedì, martedì e sarebbe bene farlo anche con la società per parlare insieme e dirsi due cose insieme, dato che se no si finisce sempre con 'Lui ha detto', 'Quell'altro ha detto', si parlerà dell'ordine del giorno in quel momento lì.

-Considerazioni sul tuo futuro, sui giornali. Ti ha dato fastidio? Ti ha dato una carica in più? 

Sono cose che si affrontano nella prossima conferenza stampa, io ho fatto vedere che nonostante un campionato difficilissimo, facendo queste vittorie di fila e lavorando nella maniera corretta sono arrivati risultati importanti. Questa è una squadra di grande valore, ho avuto la fortuna di allenare dei campioni, devo ridire le stesse cose, se non ho vinto nessun titolo la colpa è mia, avevo una squadra forte, ma in questa partita qui, se si vince si è rimesso a posto tutto. Ogni volta che la squadra ha perso ha reagito, portando a casa un risultato che permetteva di lavorare con fiducia. Giocatori eccezionali. Gente come Alisson, Gerson, Vermaelen... non li ho fatti mai giocare, ma hanno dato un contributo fondamentale per far venir fuori questo carattere, questa determinazione, questa cosa che hai dentro. Domenica bisogna vincere, lo sanno tutti, bisogna poi far vedere quello che hai dentro. Devo ringraziare chi ha giocato poco, a loro va il mio pensiero, sarò sempre disponibile se vorranno parlare con me, abbiamo avuto a che fare con professionisti e uomini veri.

(Fonte: Sky Sport 24)

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