Spalletti non vuole sentire nominare Mourinho, non vuole essere accostato allo Special One, ma è lui il leader spirituale che sembra avere creato una squadra in missione come ai tempi di Mou. E come il portoghese, Luciano studia bene anche le uscite mediatiche. «Io faccio la formazione scegliendo gli uomini, non bocciandoli. E chi sta fuori per me è più forte di chi gioca perché per fare così bene dopo tante partite in panchina devi avere qualità enormi. Se poi i Santon o i Ranocchia li metti in una situazione in cui tutto gira, si inseriscono meglio. E si diceva che oggi (ieri, ndr.) avevamo un centrocampo leggero...».
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Spalletti leader spirituale come Mou. Le sue dichiarazioni studiate come lo Special One
Il tecnico dell'Inter mette il gruppo davanti a tutto, proprio come faceva il portoghese
Esaltazione del gruppo che passa dall’analisi del 5-0 al Chievo: «E’ stato un bel vedere, mi sarei accontentato anche di qualcosa di meno ma la squadra si è divisa i compiti, ha fatto ogni cosa da gruppo compatto. Così poi è più facile esaltare alcuni singoli. Perisic è stratosferico, ma la differenza la fanno i suoi recuperi di 80 metri in apnea. Abbiamo iniziato bene e proseguito benissimo. Poi però si cerca di andare a trovare il cavillo per migliorare sempre».
(La Gazzetta dello Sport)
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