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Spinazzola: “Mancato approdo all’Inter? Non tutti i mali vengono per nuocere”

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Il terzino della Roma ha parlato del suo Europeo, dell'infortunio che lo ha messo ko e del suo mancato arrivo in nerazzurro dopo le visite mediche

Eva A. Provenzano

Di quella parentesi non ha voluto parlare. Quando gli chiedono del mancato approdo all'Inter, sfumato quando sembrava tutto fatto, Leonardo Spinazzola chiede: «Non c'è un'altra domanda?». Ha resettato quanto accaduto e guarda avanti dopo quanto è successo all'Europeo. Il giocatore della Roma, campione come i suoi compagni, si è rotto il tendine d'Achille dopo essere stato uno dei trascinatori della squadra di Mancini. Fino alla gara col Belgio. Poi è uscito tra le lacrime, per il dolore, per l'esperienza finita. Uno schiaffo in faccia. Ma lui non lo ha definito così. resta positivo: «Non mi piace piangermi addosso e cerco di trovare in tutto un risvolto positivo, un giorno a mia moglie ho detto “se mi lamento per il calcio dammi uno schiaffo"». 

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Ne ha presi molti?

«Nemmeno uno».

Quel giorno era quando l’Inter si rifiutò di tesserarla, adducendo problemi fisici?

«C’è un’altra domanda?».

Tornato alla Roma, però, da quel giorno è stato una locomotiva sulla fascia...

«Vede che non tutti i mali vengono per nuocere?».

Questo lo scambio con il giornalista del Corriere della Sera che lo ha intervistato. L'esterno giallorosso ha raccontato del figlio Mattia, di come grazie all'Europeo si è appassionato al calcio e ha trovato un idolo. Pare non sia suo padre: «Ho chiesto a Chiesa di mandargli un video e mi è chiesto se il giorno dopo sarebbe venuto a trovarlo a casa».

Poi ha parlato anche di uno dei segreti della Nazionale di Mancini che ha vinto l'Europeo: «Quaranta giorni tra ritiro e partite senza mai un litigio. Un gruppo così non lo avevo mai visto. Non basta per vincere, ma aiuta. Aiuta molto». E del suo nuovo allenatore alla Roma, Mourinho: «Mi ha telefonato prima di Italia-Turchia e mi ha detto: te la fai sotto o sei forte? Hai paura o sei pronto? E io: sono prontissimo, mister, e non vedo l’ora di incominciare». E di tornare in campo.

(Fonte: Corriere della Sera)

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