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La squalifica, l’impegno nel sociale, Eto’o e l’Inter nel destino: ecco Onana

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Il portiere camerunense sarà il primo acquisto dei nerazzurri per la prossima stagione: conosciamolo meglio

Fabio Alampi

André Onana sarà il prossimo portiere dell'Inter: manca ancora l'ufficialità, ma le visite mediche svolte nella giornata di ieri certificano il buon esito della trattativa. La Gazzetta dello Sport descrive a 360 gradi l'estrtemo difensore camerunense: "Onana e la moglie Melanie hanno aperto da anni in Camerun una fondazione benefica che porta il nome del portiere. La volontà è quella di dare «un futuro migliore a tutti i bambini», soprattutto africani. Ed è per questo che ogni mese André fa arrivare in Africa scorte di cibo, vestiti, medicinali e provviste varie in sostegno dei bambini e dei villaggi più poveri del suo Paese. Luoghi che lui stesso poi va a visitare appena riesce a scappare dagli impegni del calcio, per verificare di persona ciò che viene realizzato grazie ai soldi che passano dalla sua fondazione.

Per il portiere, l'Inter era nel destino. Colpa o merito di Samuel Eto'o, l'uomo che suggerì il suo acquisto al Barcellona quando aveva 14 anni: Samuel lo vide giocare nella sua Accademia e al ritorno in Catalogna convinse il club a fare l'investimento. In Spagna André è diventato uomo, ma per emergere come calciatore è stato "costretto" a cercare gloria in Olanda, maglia Ajax, con cui si è messo in mostra anche in Champions, nella stagione della scalata fino alle semifinali, eliminando la Juve di CR7. André adora Amsterdam, città in cui ama perdersi tra i canali in compagnia del figlio di appena due anni. Ma all'Ajax qualcosa si è rotto nel giorno dello stop per doping: era il 5 febbraio 2021, un anno di squalifica(poi ridotta a 9 mesi) dopo un controllo positivo per colpa di un medicinale prescritto alla moglie. La buona fede gli è stata riconosciuta, ma non è bastato perché «un atleta ha sempre il dovere di assicurarsi che nel suo corpo non entrino sostanze proibite...» dice la sentenza. Onana rientrando si è tolto il suo sassolino: «Ciò che non mi uccide, mi rende più forte», vuole gustarsi la rivincita fino in fondo. Ora col Camerun in Coppa d'Africa, dalla prossima estate a Milano: l'Inter è la meta giusta per riscrivere una nuova storia".

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