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Squinzi: “Felicissimo che Berardi sia rimasto. Cinesi? Arrivati per…”

“Un posto in Champions, ecco il nostro piano. Mecenatismo finito, ma il calcio non s’è arreso ai cinesi”

Francesco Parrone

Il patron del Sassuolo, Giorgio Squinzi, ai microfoni de La Stampa ha parlato ampiamente del progetto del club neroverde e dell'approdo in Italia dei capitali cinesi:

Due cardini della sua squadra, Di Francesco e Berardi. Parliamone."Di Francesco è centrale al nostro progetto, ha cominciato con noi e insieme a noi è cresciuto. Se ho mai avuto paura di perderlo? Direi proprio di no, ma intanto gli ho prolungato il contratto fino al 2019".

Berardi: sembra che ogni anno debba andarsene e invece resta sempre a Sassuolo. Sorpreso dalla sua scelta?"No, lui è un ragazzo dalle grandissime qualità ma ancora

timido. Poteva andare alla Juventus, è rimasto e sono felicissimo".

Il ct Ventura non l’ha chiamato e lei ha detto che «ci vuole coraggio a non convocarlo». Ci è andato giù pesante, no? "Sono stato frainteso. Non era ironico il mio commento, Berardi ha talmente tante qualità che potrebbe giocare in qualsiasi ruolo: per questo bisogna essere coraggiosi a lasciarlo a casa. Poi ogni allenatore fa le scelte che vuole".

Solo quattro stranieri: record per la serie A. Non si deroga alla linea italiana?"No, è uno dei punti programmatici. Per il bene del Sassuolo e per quello del calcio nazionale. Giovani e italiani. Poi non sempre si riesce, al centro dell’attacco quest’anno abbiamo Matri che proprio giovane non è, ma almeno è italiano".

Ha detto: «Credo nel capitalismo familiare». È solo l’ultimo degli imprenditori romantici o questa resta la ricetta migliore per portare avanti un’azienda? "Oltre che a crederci continuo a metterla in pratica. Ricordo quando l’azienda di mio padre aveva 5 dipendenti, ora ne abbiamo 10.000. E la famiglia è sempre la stessa".

Qual è il valore aggiunto?"Che se la famiglia crede nell’azienda non può che fare bene".

A proposito di famiglie: Moratti e Berlusconi hanno venduto ai cinesi. Che cosa ne pensa?"Si figuri, io tifo Milan dagli Anni 40, è chiaro che la spinta emozionale che potevano dare due personaggi come Berlusconi e Moratti non possiamo aspettarcela dai cinesi. Quell’epoca è finita".

Quindi ci siamo arresi ai capitali stranieri?"Non credo. I cinesi sono arrivati per fare un business, vedremo a medio-lungo termine se ci riusciranno. Certo, il mecenatismo è finito".

(Fonte: Paolo Brusorio, La Stampa 10/09/16)

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