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Tardelli: “Così uguali e così diverse, finalmente Juve-Inter torna a valere il massimo”

L'ex giocatore analizza il match dello Stadium in programma domani sera

Gianni Pampinella

Doppio ex della partita, dalle colonne della Stampa Marco Tardelli analizza Juventus-Inter in programma domani sera. Questo il pensiero dell'ex giocatore: "Quando si dice derby s’intende una partita tra due squadre della stessa città. L’incontro tra Inter e Juventus, domani sera allo Stadium, è qualcosa di più. È il Derby d’Italia, come lo definì nel 1967 il grande e indimenticabile Gianni Brera. A lui mi ispiro, con umiltà, attraverso la lettera di questa settimana: conosco le due squadre, ci ho giocato, li considero due club straordinari per storia, passione, qualità sportiva. Inevitabile tornare al passato, alle glorie scese in campo in questa sfida così speciale: Facchetti, Mazzola, Suarez, Corso oppure Zoff, Salvadore, Haller, Furino, Bettega, Morini e tanti altri. Campioni diversi, ma tutti di cuore e di testa. Tra gli allenatori scolpiti nella memoria risaltano le gesta del nerazzurro Helenio Herrera e del bianconero Heriberto Herrera: omonimi, ma entrambi col sangue caldo, indefessi lavoratori sull’erba. Cara Juventus e cara Inter, stavolta il gioco è complesso, la posta in palio è molto elevata e le vostre rispettive tifoserie vi chiedono di dare il massimo al più alto livello in una sfida che vale un pezzo di scudetto. Perché stavolta giocate con punteggi di alta classifica, fatto abbastanza raro negli ultimi tempi. E questo, forse, fa proprio la differenza e rende l’evento di domani sera così eccezionale.

"Siete due squadre simili, che puntano molto alla concretezza: a volte belle da vedere, ma anche brutte in certe occasioni. Però avete un unico obiettivo, un chiodo fisso, una scommessa permanente: la vittoria. Ve lo chiede, con una potenza irresistibile, la vostra tifoseria che vi ama ma che sa anche giudicarvi con amore severo. Non deludete il vostro pubblico perché una sconfitta nel derby vale doppio. La Juventus può vantare una rosa più ampia, probabilmente con qualche giocatore in più di qualità e con la possibilità di cambiare uomini importanti. Tipo Gonzalo Higuain e Mario Mandzukic. L’Inter ha una squadra altrettanto importante, ma dovendo considerare Icardi indispensabile, insostituibile. Va anche detto, però, che l’Inter, non partecipando alle coppe europee si ritrova con qualcosa in più nelle gambe a livello di freschezza e velocità. E poi ci sono gli allenatori: Massimiliano Allegri e Lucia- no Spalletti. Ovvero due toscanacci testardi e focosi, sempre coerenti con le loro idee, dritti ciascuno per la propria strada, senza mai accettare compromessi. Così facendo stanno guidando le due compagini verso traguardi importanti. Per la Juve si tratta di battere un record di scudetti (sarebbe il 7o di fila), per l’Inter di ritornare a fregiarsi del tricolore in campo neroazzurro. Tutti si aspettano un grande spettacolo, di piena sportività e sano agonismo: al di là del risultato, infatti, è da confronti come il Derby d’Italia che il nostro calcio deve ricevere una spinta positiva per tornare alla grandezza della sua storia. Forza ragazzi, dateci il piacere rinnovato di amare il calcio di cui oggi siete magnifici testimoni".

"P.S. Nella speranza (forse un po’ nostalgica ma molto condivisa) di vedere di nuovo in campo quelle strisce bianconere e nerazzurre che sempre ci hanno emozionati".

(La Stampa)

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