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Tonali: “Il paragone con Pirlo? Mi ispiro a Modric. Al futuro penserò a fine stagione”

Il centrocampista del Brescia è uno dei giovani talenti più ambiti del calcio italiano

Fabio Alampi

Sandro Tonali è uno dei nomi più caldi del calciomercato: il gioiellino del Brescia, classe 2000, è da tempo nel mirino di tutte le big del calcio italiano ed europeo, Inter e Juventus in testa, pronte a sfidarsi a suon di milioni per assicurarsi uno dei migliori talenti del nostro calcio. Intervistato dal Corriere della Sera, il giovane centrocampista ha parlato del suo futuro.

Al prossimo calciomercato ci sarà la fila. Inter, Juve, Chelsea, Manchester United: la vogliono tutti. Dove va?

"Non ci penso, non m'importa, non ora. E non lo dico così, per sviare. A me interessa chiudere al meglio la stagione, perché sento di avere ancora molto da dare al Brescia e a Brescia, che ha creduto in me. Poi, vedremo".

Cellino dice che non è in vendita nemmeno per 300 milioni. Fra l'altro al Brescia lei è arrivato gratis, a 12 anni, dal Piacenza fallito.

"Il presidente mi vuole bene, come a un figlio. E io voglio molto bene a lui, mi dà sempre consigli importanti. Non lo so, sono un sacco di soldi. Un po' fa effetto sentire certe cifre, ma io sono sempre abbastanza calmo e sereno, è una mia qualità".

È vero che tifa Milan, anche se da bambino la scartavano sempre ai provini?

"Sì. E Gattuso era il mio idolo. Oggi fra i giocatori m'ispiro a Modric".

Lei gioca regista arretrato, alla Pirlo. Che ne pensa del fatto che la paragonino spesso a lui?

"Colpa dei capelli. Non mi dà fastidio, figuriamoci, però per me non è un paragone adatto. Avere somiglianze è una cosa, ma poi in campo è tutto diverso, Pirlo aveva una qualità pazzesca. Non so chi riuscirà a raggiungerlo".

Lui era un regista vero, fu proprio Mazzone al Brescia ad arretrarlo in quel ruolo. Secondo il c.t. Mancini lei è tagliato anche come mezzala: avendo un po’ più di libertà, arriverebbe forse anche qualche gol in più...

"Non mi spiacerebbe affatto. In fondo ho iniziato da mezzala. Ma dove mi mettono, sto. Basta giocare".

A proposito di Nazionale, quanto le è spiaciuto il rinvio dell'Europeo?

"Poco. Perché so che fra un anno saremo ancora più forti. Siamo un bellissimo gruppo, giovane, ambizioso, per me esserne parte è un orgoglio enorme. Che emozione, l'azzurro. Se cresciamo come esperienza, possiamo solo migliorare. E se miglioriamo, diventiamo forti davvero".

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