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Trapattoni: “Sarri? Non sapete Herrera e Rocco! Ma si è scusato, mi ricorda un po’…”

Dalle colonne de La Stampa, Giovanni Trapattoni, esperto allenatore e opinionista de La Domenica Sportiva ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla bagarre tra Sarri e Mancini: Giovanni Trapattoni, quante ne ha dette e sentite nei suoi 40 anni di...

Francesco Parrone

Dalle colonne de La Stampa, Giovanni Trapattoni, esperto allenatore e opinionista de La Domenica Sportiva ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla bagarre tra Sarri e Mancini:

Giovanni Trapattoni, quante ne ha dette e sentite nei suoi 40 anni di allenatore? "Scorribande ne ho fatte, mi hanno massacrato con la storia di Strunz e chissà che cosa mi urlavano i colleghi quando ero all’estero... Io, però, preferivo prendermela con i giocatori (ride, ndr). Scherzi a parte, queste sono le dinamiche di un sport bello e stressante. Io comprendo benissimo lo stato d’animo di Mancini e Sarri. Durante le partite un tecnico patisce tensioni sconosciute ai più: può succedere di perdere la ragione, ma la cosa fondamentale è saper chiedere scusa quando uno sbaglia. E Sarri l’ha fatto".

L’insulto, però, è stato pesante e omofobo..."Vero, ma guardate che Rocco ed Herrera se ne dicevano di tutti i colori. Solo che c’erano meno attenzioni e un altro tipo di educazione. Noi siamo gente ruspante".

Sarri sembrava l’uomo nuovo del calcio italiano. Questo è un autogol per lui? "Spero di no: viene dalla gavetta vera e sta avendo un momento di grande successo e speranza. Mi ricorda un po’ Mazzone per la spontanea genuinità istintiva e quante me ne urlava Carletto in campo. Però si scusava sempre: questo conta e da qui bisogna ripartire in ogni caso".

Dall’alto delle sue quasi 1500 panchine, che cosa direbbe a Sarri e Mancini? "Che li capisco e che la cosa deve essere fatta sbollire: sono due persone intelligenti, possono ritrovarsi per chiarirsi e scambiare un brindisi per il prosieguo delle loro carriere".

Il mondo del calcio passa per essere omofobo e omertoso. Le uscite di Mancini e Gasperini, con la pubblica denuncia del tifo malato nel Genoa, possono essere una svolta? "Noi abbiamo tifosi e un popolo sulle spalle. Per questo c’è tanta esasperazione e non è dire o fare certe cose. Spero sempre nel buonsenso: si può litigare con tutti, ma poi ci si deve sempre chiarire e scusarsi quando si sbaglia".