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TS – Niente concerti e nodo riqualificazione. Sala spinge per la ristrutturazione di San Siro

Le ultime sulla vicenda legata al nuovo stadio di Milano

Alessandro De Felice

Continua a tenere banco la vicenda legata al nuovo stadio di Milano. Dopo le parole del sindaco Giuseppe Sala, che ieri ha ribadito - a margine di un evento in Triennale - il suo desiderio di ristrutturare il 'Meazza' rispetto alla costruzione di un nuovo impegnato e della necessità di ricevere garanzie da parte dei club, questa mattina Tuttosport rivela altri dettagli del progetto di Inter e Milan.

Allarme concerti con il nuovo stadio non destinato agli spettacoli musicali: "Il mondo del rock è per esempio in subbuglio per l’aut-aut dell’Azienda Territoriale Sanitaria che ha vincolato il proprio assenso al progetto di Inter e Milan a patto che sia destinato soltanto a eventi sportivi: il che toglierebbe a chi organizza i concerti estivi la più importante arena italiana".

Il masterplan si è rivelato lacunoso, mentre i prezzi sono schizzati: "Detto che il problema delle volumetrie resta lampante (i due progetti prevedono 0,63 contro 0,35 del Pgt) è destinato a pesare in Consiglio comunale il fatto che il nuovo impianto costi 8.400 euro a seggiolino, più del doppio - per esempio - dello Juventus Stadium (4.000 euro). [...] I club danno a San Siro un valore patrimoniale di 44 milioni mentre quello della concessione supera i 68".

Resta in piedi l'ipotesi di ristrutturazione del 'Meazza': "Sulla pratica resta il nodo più importante, ovvero quello della Sovrintendenza che ha invitato il Comune a valutare ipotesi alternative alla demolizione di San Siro come quella della riqualificazione. In tal senso Sala potrebbe anche giocarsi un jolly: proporre alle società la ristrutturazione di San Siro (il cui abbattimento ha scatenato un coro di no) che comporti pure un ripensamento radicale dell’area intorno allo stadio. Essendo le società molto attente anche al business, potrebbero anche accontentarsi di tenersi una Scala del calcio rimodernata avendo però la possibilità di ugualmente incidere sull’area circostante (dopo tutto Inter e Milan sono in affitto nelle rispettive sedi...). Così Milano non perderebbe un’icona e i residenti avrebbero un’area rigenerata con disagi decisamente inferiori rispetto a quelli che comporterà costruire un nuovo stadio, demolire San Siro ed edificarci una nuova City Life. Operazioni che trasformerebbero in cantiere perenne quella fetta di città".

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