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Vernazza (GdS): “Inter, ora serve chiarezza e soprattutto…”

L’editorialista della Gazzetta dello Sport, Sebastiano Vernazza, prova ad analizzare il difficile momento nerazzurro: “Fuori dalla Coppa Italia e periferica in Serie A: l’Inter ha preso una brutta strada. Walter Mazzarri sembra...

Riccardo Fusato

L'editorialista della Gazzetta dello Sport, Sebastiano Vernazza, prova ad analizzare il difficile momento nerazzurro: "Fuori dalla Coppa Italia e periferica in Serie A: l’Inter ha preso una brutta strada. Walter Mazzarri sembra avviato sulla stessa china di Andrea Stramaccioni. La «Strama» Inter cominciò il 2013 buscandole di brutto a Udine in campionato. Un anno dopo sempre al Friuli, e sempre ai primi di gennaio, l’eliminazione dalla coppa nazionale. Sinistre coincidenze, anche se va precisato che Stramaccioni uscì dalla Tim Cup 2012-2013 soltanto in semifinale. contro la Roma, e non due giri di pista prima, agli ottavi, come la triste Inter corrente. Sfuma così la possibilità del derby col Milan nei quarti. E coi tempi che corrono, con le milanesi così malridotte, c’è pure da mettere in conto che questo quarto di finale se lo giochino Udinese e Spezia.L’Inter è stata battuta in campionato dalla Lazio all’Epifania e ha perso ieri sera a Udine. I giocatori sudamericani e Nagatomo hanno goduto di vacanze lunghe, si sono ripresentati ad Appiano il 2 gennaio, e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Due sconfitte, una condizione fisica intermittente. E’ ora di dirlo con chiarezza: non è possibile che una società si faccia dettare i programmi da un clan di giocatori, nella fattispecie dalla loggia degli argentini. Ed è strano che neppure un tecnico con l’esperienza e la personalità di Mazzarri sia riuscito a sradicare certe insane abitudini. Chi comanda all’Inter? I dirigenti? L’allenatore? Certi calciatori di lungo corso? José Mourinho l’eccezione: quando c’era lui, dalle vacanze si rientrava per tempo e in orario. Via lui,la zona grigia è ritornata predominante. E’ qui, in questo vuoto di potere, di palleggiamento delle responsabilità e di compromessi più o meno nascosti, che dovrebbe mettere mano per prima cosa Erick Thohir.