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Vezzali: “Abbiamo qualcosa in più della Juve. Zanetti simbolo dell’Inter. Ricordo…”

La campionessa di scherma ha rilasciato una lunga intervista al canale tematico nerazzurro. 

Simona Castellano

Valentina Vezzali è la protagonista della rubrica di Inter Channel dedicata ai "tifosi vip" della squadra nerazzurra.

Queste le sue parole:

-Tanti aggettivi per descriverti, ma soprattutto 'Interista'? 

Metterei come primo aggettivo 'interista', poi tutto il resto. Ho ereditato la passione da mia mamma e mio padre che a loro vita l'hanno e ereditata dai loro genitori. Quando ci si appassiona ad una squadra alla fine non la molli più, nel bene o nel male. Quando si possono compiere grandi imprese e la gente torna a sognare è bello essere interisti.

-Passione per la scherma? 

Il mio primo allenatore ci vedeva lungo, i miei genitori sono stati fantastici e hanno assecondato questa passione. Lui ha creato ben quattro campioni olimpici.

-Che tipo di calciatore saresti? 

Da schermitrice ero molto attendista e cercavo di cogliere l'attimo, quel guizzo che mi portava a mettere a segno la stoccata. Sarei un attaccante che con la palla al piede arriva dritto in porta e non sbaglia.

-Quanto conta l'amore? 

La famiglia è tutto, l'amore è il fuoco dentro che permette di andare avanti e raggiunto un obiettivo consente di raggiungere sempre più obiettivi senza fermarsi mai. Io sono sempre andata avanti per la mia strada, con davanti quello che volevo raggiungere. Non mi sono mai fatta condizionare dai giudizi esterni. Mi auguro che questa Inter, con il nuovo allenatore, abbia trovato fiducia in sé. Un allenatore deve essere psicologo e far rendere al mille per mille la squadra, facendoci sognare, facendo sognare quei bambini che credono in questa squadra, nonostante per alcuni anni l'onte non abbia vinto.

-Che amore è stato l'Inter? 

Storia passionale, duratura e infinita. Mi auguro che l'Inter possa ricominciare a vincere qualche campionato, credo abbia qualcosa in più rispetto alla Juventus, dobbiamo iniziare a mettere i puntini sulle 'i'. Spero che l'Inter prenda coscienza della propria forza e la trasferisca in campo facendo sognare gli altri.

-Quanto è importante il gruppo? 

Ho praticato uno sport individuale in cui c'era la competizione a squadra. Ho visto con tantissime componenti della squadra, ma quello che ci ha permesso di essere le più forti al mondo è stato plasmare le nostre individualità per portare la nostra bandiera più in alto di tutte.

-Zanetti? 

Simbolo dell'Inter, capitano per eccellenza, sono felice sia rimasto qui in dirigenza, abbiamo bisogno di punti di riferimento che conoscono benissimo la società e che possano far crescere tanti giovani motivandoli.

-Stagioni difficili? 

I momenti più difficili arrivano paradossalmente quando tutto va bene. I momenti difficili però vanno superati, il mio allenatore ha trovato le parole giuste per farmi reagire. Questo ti rende più forte e ti fa crescere.

-Non mollare mai? 

È il mio motto. Il mio primo maestro diceva che finché l'avversario non ti ha piazzato la quindicesima stoccata puoi ancora vincere. In carriera mi è capitato di vedere una cosa del genere. Questa è la bellezza dello sport, non è mai scritto nulla, il valore devi dimostralo sul campo e con la testa devi voler arrivare al risultato finale.

-Bandiere dell'Inter? 

Quando ero piccola ricordo Bergomi, Serena. Ricordo quando l'Inter è stata presa in mano da Mancini, l'inizio di tutto. Mourinho poi ha fatto imprese storiche. Ricordo l'Inter come squadra che è tornata ed è riuscita a dire la sua.

-Cina e Suning? 

L'Olimpiade di Pechino è stata grandiosa per me, forse la più bella di tutte le Olimpiadi. I cinesi quando ci si mettono sono dei grandissimi lavoratori, riescono a fare grandi cose. Ho sempre vinto in Cina, ho espresso tutte le mie potenzialità. Quella dell'Inter è una società cinese che crede nel made in Italy, abbiamo bisogno di Cina in questo momento per far sì che l'Inter riesca ad esprimersi.

-Giocatori che segui con particolare attenzione? 

Icardi in primis. È l'atleta simbolo che trascina la squadra, poi ci sono Eder, Candreva. Loro sono quelli che mi piacciono di più, oltre ovviamente ad Handanovic, mi è stato detto che è il portiere più forte del mondo, da brava mamma riporto quello che mi è stato detto (ride, ndr).

-Messaggio ai tifosi? 

Dobbiamo portare la squadra ai primi posti, seguire la squadra da vicino può essere un grandissimo supporto per la nostra Inter.

(Fonte: Inter Channel)