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Tuttosport: “Vidal all’Inter come Nainggolan. Non lascerà grandi ricordi”

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L'edizione odierna di Tuttosport analizza il percorso di Arturo Vidal all'Inter. Il cileno è ad un passo dall'addio

Matteo Pifferi

"È pensiero comune che l’Inter abbia perso il campionato perché, quando è rimasto fuori Brozovic, la squadra - in assenza della sua stella polare - non è riuscita a vincere nemmeno una partita, perdendo in casa con il Sassuolo e pareggiando con Torino e Fiorentina. Analisi condivisibile che però va allargata a una riflessione sulla differenza di rendimento avuta nell’ultima stagione tra i titolari e i riservisti a centrocampo". Apre così l'articolo di Tuttosport in merito all'impatto poco incisivo avuto dal centrocampo 'di riserva' dell'Inter nella passata stagione. Da Sensi out per infortunio fino a gennaio prima di essere ceduto alla Samp a Vecino con le valigie mano compreso Gagliardini, lontano parente di quello che ha impressionato positivamente all'inizio della sua avventura nerazzurra.

Tuttosport, però, si concentra su Vidal: "Una parabola, quella del cileno in nerazzurro, che ricorda quella di Radja Nainggolan: preso su espressa richiesta dell’allenatore di turno (Spalletti per il Ninja, Conte per il cileno), ha mostrato di aver dato ampiamente il meglio una volta arrivato all’Inter. Tolto quel lampo con la Juve nell’anno dello scudetto (gol dell’1-0 nello scontro diretto a San Siro, 17 gennaio 2021), l’Arturo non lascerà grandi ricordi del suo passaggio a Milano dove - confermando la sua fama di vincente seriale - ha comunque conquistato tre trofei (scudetto, Supercoppa e Coppa Italia). A Inzaghi è mancato come il pane il vero Vidal alle spalle del trio dei titolari, troppo spremuti per via della precarietà che offrivano le alternative. E se Asllani rappresenta una ventata di novità (ma il ragazzo deve dimostrare di poterci stare a questi livelli e gli va dato tempo per crescere), la certezza risponde all’identikit di Henrikh Mkhitaryan, uno che - nonostante i 33 anni traguardati a gennaio - ha conquistato Mourinho e dimostrato di potersi reinventare un po’ ovunque in mezzo al campo, mostrando quel senso del gioco che solo i grandi hanno nel dna. Una luce per Inzaghi che spera di trovare nell’armeno quello che non è riuscito a dargli l’ultimo Vidal", chiosa il quotidiano.

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