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Zamorano: “All’Inter porterei Mbappé. Vidal e Sanchez stanno benissimo a Milano”

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L'ex attaccante dell'Inter ha parlato del suo rapporto col mondo nerazzurro e anche dei due cileni ora a Milano

Andrea Della Sala

“Provo un’emozione grandissima, mi fa piacere che tanti giovani e bambini mi conoscano ancora”. Così Ivan Zamorano si è raccontato ai tifosi interisti e agli appassionati di calcio nell’esclusivo Q&A di StarCasinò Sport. “Quando uno arriva all’Inter non dimentica mai i tifosi perché quello interista è un tifo appassionato, anche la sofferenza fa parte del tifoso interista”. Inevitabile la domanda sul suo rapporto con il club nerazzurro e su cosa significhi per Ivan essere interista. “Per me l’Inter è sentimento, passione, amore. Credo che il mio carattere e il mio modo di giocare a calcio mi avvicinino molto allo spirito del Club: sofferenza, grinta, spirito guerriero. Sono stato benissimo per cinque anni e ogni volta che torno a Milano sembra che non sia mai andato via dai ricordi della gente. L’Inter sarà sempre nel mio cuore".

 Foto: Inter tv

C’è stato spazio anche per l’attualità. A chi gli chiedeva quale giocatore porterebbe all’Inter, ha risposto “porterei subito Mbappé, calciatore che ha un futuro grandioso ed ha tutta la qualità per essere un giocatore fantastico in Europa. Se devo pensare ad un calciatore del Cile devo dire che Vidal e Sanchez stanno benissimo all’Inter, adesso possono vincere lo scudetto e in futuro ancora di più”. Zamorano ha risposto anche alla domanda sul trofeo che ricorda con più gioia: “il trofeo più importante che ho vinto nella mia carriera è stato rendermi conto che nella vita non esiste l’impossibile. Avere un sogno e lottare per realizzarlo, questo è il mio trofeo più importante: la lotta costante e la grinta dimostrata per raggiungere i miei obiettivi”.

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Il cileno ha risposto a tutte le curiosità, come la nascita del suo soprannome: “quando avevo 5 anni mi piaceva un cartone animato dove c’era un bambino che si chiamava BAM-BAM e che faceva un gran chiasso per casa, così in famiglia hanno iniziato a chiamarmi così. Quando a diciassette anni ho cominciato a segnare tanti gol, un telecronista sportivo - Juan Espinoza Cataldo - mi ha chiamato e mi ha detto che in futuro sarei sicuramente diventato uno dei più grandi attaccanti del Cile ma che tutti i calciatori forti avevano un soprannome; allora gli ho detto che da bambino il mio soprannome era BAM-BAM e lui mi disse che da quel momento sarei stato per tutti BAM-BAM Zamorano. E così è stato”.

Il cileno è stato protagonista, durante il suo periodo all’Inter, anche per motivi più inusuali, come il suo storico numero di maglia 1+8: un unicum nel panorama calcistico mondiale. BAM-BAM ha voluto soddisfare la curiosità di un tifoso ed ha spiegato com’è nata quell’idea. “Ronaldo aveva finito il Mondiale del 1998 con una forte delusione, mi chiamarono Moratti e Mazzola per far tornare il numero 9 sulle sue spalle e restituirgli così un po’ di allegria. Allora gli dissi che volevo il 18 così potevo mettere il segno + in mezzo e rimanere con il 9 sulle spalle. Il primo mese, con il magazziniere, abbiamo messo lo scotch tra l’1 e l’8, dopo è arrivata la maglietta con il segno + già stampato. È stata una delle magliette più vendute in tutta Italia. Uno deve essere sempre creativo, mi è piaciuto dare il 9 a Ronaldo perché lui era il Fenomeno e il più forte al mondo”.

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