Il giorno dopo il suo esonero, l’ormai ex allenatore della Sampdoria ha parlato in esclusiva al “Secolo XIX”. Ecco le sue parole: “Il mio licenziamento? Non ho nulla da rimproverarmi. Per la Samp ho sempre dato il massimo e secondo me abbiamo anche raggiunto dei buoni risultati visto che la squadra ha 16 punti, solo due meno della Juventus e 4 meno del Milan.Trovo strano che mi sia stato detto, per motivare l'esonero, che i tifosi ce l'avevano con me. Mi sembra segno di come va il calcio in Italia di questi tempi: io come allenatore se vado sotto la gradinata per parlare ai tifosi ricevo una diffida dalla Lega Calcio, una società invece ti esonera perché i tifosi ti contestano. Questa esperienza mi fa ricordare perché vivo all'estero, è un fatto di cultura sportiva. Sono in pace con la mia coscienza e so di aver fatto quello che potevo. Sul mercato invece, Sono stato forse l'unico allenatore di A che ha trascorso l'ultimo giorno di mercato all'Ata Hotel di Milano per assistere alla chiusura delle operazioni di calciomercato della mia squadra. L'ho fatto perché in questa avventura mi sono buttato anima e corpo senza mai risparmiarmi. Se la rosa dopo il mercato è rimasta così com'è, forse è merito anche del sottoscritto, invece ho ricevuto solo accuse. Cassano? Avevo parlato chiaro in estate con il presidente ma sapete com'è finita, è arrivato lo stesso: niente di personale su Antonio, è un grandissimo e gliel'ho detto, ma non era in forma quando è arrivato e non lo è ancora oggi. Non sono scuse, sono considerazioni che faremo un giorno con calma quando torneremo a parlare di quest'avventura che comunque mi ha arricchito e mi resterà dentro".
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Zenga: “Samp? Non ho rimpianti ho dato tutto. Sul mercato e Cassano…”
Il giorno dopo il suo esonero, l’ormai ex allenatore della Sampdoria ha parlato in esclusiva al “Secolo XIX”. Ecco le sue parole: “Il mio licenziamento? Non ho nulla da rimproverarmi. Per la Samp ho sempre dato il massimo e secondo me...
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