Gianfranco Zola è preoccupato. L'ex attaccante del Chelsea è convinto che in Inghilterra abbiano sottovalutato i rischi del Coronavirus, come spiegato alla Gazzetta dello Sport: "Come va? Direi bene. A parte che ho tossito due volte e mia moglie con i miei figli mi hanno chiuso in una stanza. Mi mettono fuori dalla porta i giornali, tè e biscotti, bussano e si allontanano. Il Coronavirus è un male subdolo, oscuro, può colpirci senza neanche accorgercene. Il pericolo contagio è reale per chiunque. Adesso, è il momento della responsabilità, individuale e collettiva. Eppure, mi pare che da queste parti stiano sottovalutando la situazione. Non si tratta di fare terrorismo ma abbiamo a che fare con una pandemia".
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Zola: “Coronavirus? In Italia cose fatte per bene. In Inghilterra situazione sottovalutata”
Le parole dell'ex calciatore trasferitosi in Inghilterra ormai da anni
I campionati si fermano. Misura giusta presa in ritardo?
"Serve pazienza. In Italia leggo e vedo che sono state fatte le cose per bene e con i tempi giusti. Ma qui hanno chiuso la Premier solo da un paio di giorni. E per Liverpool-Atletico Madrid c’erano settantamila spettatori. Ora ci sono altri valori prioritari da difendere".
In Italia come se ne esce?
"Ho letto le notizie sui siti e vedo che al Nord la situazione è molto grave. Andranno fatte debite valutazioni, ma ora occorrono misure serie e precise, che avranno bisogno di tempo per dare risultati. Gli esperti dicono che il Coronavirus attacchi diversamente, dobbiamo essere diligenti. Teniamo botta, anche questo ci servirà. Poi, ci riorganizzeremo".
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