a tutto mourinho

SCONCERTI SU MOU: SE LO SEGUI LO AMI, SE NON LO FAI PERDI UNA GRANDE OCCASIONE…

La vera rivoluzione innescata da Josè Mourinho consiste nell’aver messo in subbuglio non solo il mondo del calcio, che non sarà più lo stesso di prima, ma essere penetrato in tutti gli ambiti della quotidianità di una nazione. Tutti lo...

Sabine Bertagna

La vera rivoluzione innescata da Josè Mourinho consiste nell'aver messo in subbuglio non solo il mondo del calcio, che non sarà più lo stesso di prima, ma essere penetrato in tutti gli ambiti della quotidianità di una nazione. Tutti lo vogliono non è un eufemismo. Intellettuali, artisti, politici, filosofi: Mou mette d'accordo tutti. E rimane l'argomento del giorno anche quando le squalifiche gli consentono di evitare conferenze stampe e quant'altro. Per lui si è scomodato anche Antonio D'Orrico, penna di Sette (il magazine del Corriere della Sera) e recensore temuto e rispettato dall'enclave di letterati e critici. D'Orrico si cimenta in un'analisi che spazia in maniera trasversale da L'Istrione di Aznavour ("perdonatemi se con nessuno di voi ho qualcosa in comune...") alla bellezza di George Clooney, alla quale le donne proprio non riescono a resistere. Mou genera spettacolo, polemiche e ovazioni. Il suo stile? Distinguersi dalla massa e renderla cosciente della propria inadeguatezza. Quando parlò di prostituzione intellettuale e di conflitto d'interessi anche l'Italia non calcistica ebbe un brivido di piacere. Lo straniero aveva centrato il problema. Il Foglio lo declamava come un credibile Premier per la nostra nazione ma a Mou interessa solo una cosa: il calcio. E ora che è a Milano, l'Inter.

Mario Sconcerti riassume in poche frasi alcune verità innegabili sul Mou-Factor. "Cosa resterà di Mourinho quando tra un anno o due se ne andrà dall'Italia? Probabilmente solo la consapevolezza, magari il dispetto, di non avergli fatto cambiare idea su niente. Non vuole unire, è un uomo di guerra. Fermenta anzi nella guerra, più ha nemici e più si espandeE' evidente che i suoi giocatori lo seguono alla lettera. E' raro vedere così nitida la mano di un tecnico sulla squadra. Se lo segui lo ami. Se non lo segui perdi una grande occasione. Che fare?" Il popolo intersita ha già deciso...