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Commisso: “Chiesa-Juve? Nessun veto. Se Lautaro vale 111 mln di euro, allora per Federico…”

Le parole del presidente della Fiorentina su Chiesa

Matteo Pifferi

Lunga intervista concessa dal presidente della Fiorentina Rocco Commissoa La Gazzetta dello Sport. Ecco le parole del numero 1 viola che si è espresso sul futuro di Chiesae Castrovilli.

Il campionato può chiudersi dal 16 giugno al 2 agosto.

«Sono favorevole per queste date. Ma se si dovesse andare oltre il 2 agosto sarebbe un problema. Non dobbiamo rovinare la stagione 2020-21».

E se in questo periodo ci fosse un nuovo contagiato?

«Penso che sia inevitabile prenderci un piccolo rischio. Tutelando, sempre, la salute dei giocatori e di tutti. Questa pandemia porterà una depressione economica mondiale. Il calcio va aiutato a ripartire».

Fin dal primo giorno ha detto che non farà mai promesse che non potrà essere sicuro di mantenere.

«Intanto cominciamo con il ricordare che in dieci mesi ho investito: 170 milioni per acquisire il club, oltre 90 milioni per le due campagne acquisti, 70 milioni per il centro sportivo e in più si è alzato notevolmente il monte stipendi. E Mediacom aiuta la Fiorentina con la sponsorizzazione. Il nostro punto di forza è proprio Mediacom. Solidissima anche in un momento di forte crisi come questa. Chiuderemo anche questo trimestre in attivo, novantatré trimestri in crescita consecutivi. Credo che nessuna grande azienda italiana possa vantare un simile risultato. Di sicuro non farò come il Milan di Mister Li che nello spazio di poco tempo ha fatto crescere le perdite e alla fine ha perso la società. Spero di costruire una squadra più forte. E cercherò di farlo anche se non potrò costruire subito il nuovo stadio. Il mio slogan è: tempi rapidi, costi giusti e controllo investimenti».

Puntando a quali obiettivi?

«Intanto essere sempre nella parte sinistra della classifica. Poi, arrivare sempre più in alto. Grazie alla mia forza economica vorrei arrivare più in alto di quella che è la potenzialità della Fiorentina. Nel prossimo mercato forse qualcuno andrà via e forse arriveranno altri due-tre giocatori validi».

Iachini resterà?

«Ci sono ancora dodici partite da giocare. Vediamo. Però Iachini mi piace, ho con lui uno splendido rapporto anche dal punto di vista umano. Viaggia a una media di un 1,5 punti a partita. Se va avanti così...».

E Chiesa?

«Non so se sarò io a parlare con lui o se lo faranno Joe e Pradè. Non vengo in Italia se devo restare in quarantena. Io voglio una Fiorentina che sia un punto di partenza e non di arrivo. Questo vale per tutti, non solo per Chiesa. Molti giovani giocatori hanno già sposato questo progetto. Milenkovic, Vlahovic, Dragowski, Sottil, Castrovilli e altri. Chiesa deve decidere e come ho detto se vuole andarsene lo accontenterò a patto che la cifra sia giusta. Quanto è la clausola rescissoria di Lautaro? 111 milioni? Beh, potrei levare un milione su Chiesa. No, sto scherzando. Basta che la cifra sia giusta. Prima di sposare il progetto Mediacom potevo diventare il responsabile finanziario di tante aziende leader negli Stati Uniti ma ho scelto una strada diversa. Ho iniziato dal nulla e un passo alla volta è nata Mediacom. E ho scelto bene. Chiesa sa cosa è la Fiorentina, chi è Rocco e cosa troverà in futuro qui a Firenze. Se va altrove non so».

Se Chiesa volesse andare alla Juve e la società bianconera facesse l’offerta giusta?

«Io penso al bene della Fiorentina. Se Chiesa vuole andare via la nostra priorità sarà quella di avere la giusta contropartita economica. Non ci sono veti per alcune società. Però, in questo momento ho uno splendido rapporto con Federico e con suo padre. C’è un clima positivo che non va alterato».

Castrovilli, invece, è deciso a restare.

«Questo ragazzo mi è piaciuto fin dal primo giorno. E’ fenomenale, è sempre sorridente. Mi piace che i nostri talenti ci danno credito. Danno fiducia al sottoscritto, Barone, Pradè, Iachini, Ferrari, Antognoni, Dainelli, a tutto un gruppo di lavoro».