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Inter, si lavora al debito da 375 mln. BC Partners esamina i conti: ‘due diligence’ in corso

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Il fondo londinese lavora al'acquisizione delle quote

Alessandro De Felice

BC Partners fa sul serio, la trattativa per l'acquisizione di una quota dell'Inter prosegue. "Si vedrà nelle prossime settimane se di maggioranza o minoranza" scrive Tuttosport, che si concentra su un'altra operazione economicamente molto importante: il rifinanziamento del maxi-debito obbligazionario da 375 milioni, in scadenza alla fine del 2022.

"Gli investitori “high yield” (terminologia che si riferisce agli specialisti nelle negoziazioni relative a rendimenti elevati collegati a una componente di rischio) hanno cominciato a studiare da vicino il dossier presentato dall’Inter ai mercati - riporta il quotidiano, che poi aggiunge - La proposta di rifinanziamento è stata accolta in modo piuttosto positivo dai fondi del settore perché si tratta di bond che garantiscono un buon ritorno, soprattutto in questa fase caratterizzata da cedole basse a causa della crisi provocata dalla pandemia: l’interesse attuale per chi ha sottoscritto le due obbligazioni (la prima da 300 milioni quando c’era ancora Thohir al timone, la seconda da 75 la scorsa estate) è pari a 4,875%. Tecnicamente inoltre il bond rientra nella categoria “senior secured”: una definizione che riguarda le garanzie poste dall’emittente a tutela del suo debito. In questo caso l’Inter ha utilizzato i ricavi di Inter Media Communication, la cassaforte dove entrano gli introiti dei diritti tv e delle sponsorizzazioni, oltre a essere conservato il valore del marchio nerazzurro. Quindi si tratta della scatola societaria più liquida del club".

Arrivano feedback positivi, mentre è necessario raggiungere un accordo con i club per mantenere gli accordi stipulati: "Questo duplice fattore (rendimenti elevati e garanzie solide) compensa, in modo considerato soddisfacente dagli analisti, le variabili economiche meno positive, che la scorsa estate avevano spinto l’agenzia Standard & Poor’s a declassare il rating del debito dell’Inter, non a caso passata immediatamente a Fitch ottenendo il ritorno alla valutazione precedente. Secondo i termini pattuiti dall’Inter con gli investitori, la società nerazzurra deve mantenere il rapporto tra stipendi e fatturato al 58%. Anche per questo motivo diventa determinante raggiungere un accordo per spalmare gli ingaggi dei calciatori".

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Per Suning è fondamentale ottenere il rifinanziamento in tempi brevi "per potersi presentare con una posizione finanziariamente tranquilla di fronte ai potenziali compratori. In questo momento questo ruolo è rappresentato soprattutto da BC Partners che sta svolgendo la “due diligence” sui conti nerazzurri. Un passaggio preliminare che potrebbe richiedere qualche settimana, reso più complicato dalla pandemia che costringe a limitare le riunioni in presenza".

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