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Il bilancio del mercato dell’Inter: strategia accorta, Marotta ha centrato gli obiettivi. Risparmiati…

L'analisi della sessione estiva di mercato condotta dalla società nerazzurra

Redazione1908

“L’Inter è tornata a respirare e può programmare un’ulteriore crescita rispetto agli anni passati e nessun sacrificio sarà inconsolabile: poche squadre possono dirsi in una posizione tanto fortunata, in Italia.” Ultimo Uomo salutava con queste parole il  superamento del Settlement Agreement e l'inizio del calciomercato estivo nerazzurro, tra plusvalenze e sogni (che avrebbero preso la giusta forma nell'ultimo segmento della sessione estiva). L'analisi del bilancio fatta a giugno trova corrispondenza in ciò che la società Inter e Marotta sono riusciti a realizzare. "I nerazzurri sono la squadra ad aver speso di più come differenziale nel costo dei cartellini fra acquisti e cessioni (-110,9 milioni). L’unico obiettivo stringente era quello di incamerare circa 30 milioni di plusvalenze nel mese di giugno ed è stato centrato (ne sono state incassate 27)". 

Gli obiettivi di Marotta sul mercato: "Marotta era chiamato a fare un mercato che mantenesse in equilibrio il costo a bilancio dei nuovi acquisti rispetto alle cessioni tramite plusvalenze o risparmi di ingaggio, e anche questo obiettivo è stato raggiunto. L’Inter è stata accorta: ha acquistato Sensi e Barella in prestito e non a titolo definitivo; poi ha rinunciato a Dzeko in favore del più economico Sanchez. Ha risparmiato sul costo del personale facendo uscire in prestito di Perisic, Nainggolan e Icardi. Infine ha ottenuto 40 milioni di plusvalenze arrivati soprattutto grazie alla cessione dei giovani Vanhesuden e Puscas. A quel punto l’Inter ha acquistato Romelu Lukaku senza neanche dover cedere Icardi a titolo definitivo, come si poteva immaginare invece negli scenari di giugno". 

(Ultimo Uomo)

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